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Il Telegraph: «La Fifa esce allo scoperto e dichiara guerra alla ricchissima Uefa»

Infantino e Ceferin sono entrambi in campagna elettorale. La Fifa vuole il Mondiale ogni due anni per contrastare la supremazia economica della Uefa. Il 2024 l’anno cruciale

Il Telegraph: «La Fifa esce allo scoperto e dichiara guerra alla ricchissima Uefa»
Mg Londra (Inghilterra) 11/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Inghilterra / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianni Infantino-Aleksander Ceferin

Che Fifa e Uefa sarebbero arrivati prima o poi alla guerra mondiale del calcio si sapeva. Era il sottotraccia dell’operazione Superlega (silenziosamente appoggiata dalla Fifa). Che ci si arrivasse così presto non era però scontato. Ma ormai è fatta: lo scontro politico per la supremazia economica è partito e sarà “sanguinoso”. Così lo definisce il Telegraph, tra gli altri.

La miccia è la proposta di trasformare il Mondiale in appuntamento biennale, sconvolgendo riti e calendari del pallone globale. “Entro la fine dell’anno, la Fifa propaganderà la Coppa del Mondo per club estesa, esaltata e riposizionata, perché il suo presidente, Gianni Infantino, si prepara a dare la caccia alla supremazia finanziaria della Uefa“.

La riorganizzazione radicale scatterà – nei piani della Fifa  – dopo il 2024, quando scadono molti contratti di trasmissione internazionale. Chi controlla il calendario, controlla ciò che le televisioni pagano e a chi. “Controlla il calendario e controlli le finanze del gioco. Infantino è in corsa per la rielezione nel 2023; così anche il suo omologo Uefa Aleksander Ceferin. Entrambi vogliono mantenere il controllo delle loro tumultuose organizzazioni e per farlo entrambi devono offrire ai propri membri e alleati un futuro di possibilità sportive e di certezza finanziaria”.

Il punto – guarda un po’ – sono i soldi. “In un ciclo di quattro anni, i ricavi della Fifa sono solo il 60% di quelli dell’Uefa, la confederazione più ricca del mondo. Se Infantino vuole assicurarsi il sostegno di tutte le sue 211 associazioni nazionali, allora deve essere in grado di promettere loro i fondi di cui dicono di aver bisogno. Questo è, in parte, il motivo per cui ci troviamo in una posizione così surreale”.

“Le entrate generate dalla Coppa del Mondo, 3,3 miliardi di sterline per l’ultimo torneo del 2018, non sono più sufficienti per la Fifa”. Anche Infantino vuole una fetta della torta del calcio di club d’élite. “Fare una Coppa del Mondo per club più grande rispetto al formato attuale è una parte fondamentale del piano e il rapporto con i club principali è stato uno dei motivi per cui la Fifa era inizialmente così ambivalente sulla Superlega”.

“La Fifa sosterrà che l’Uefa gode di un vantaggio economico sproporzionato. I ricchissimi accordi di trasmissione tv danno ai club europei un potere di spesa e i migliori giocatori, in un circolo virtuoso che ha dato il primato al calcio europeo. Nei prossimi mesi, la lotta per le alleanze si combatterà tra molte diverse fazioni. L’European Club Association (ECA) su tutte, una potente lobby rivoltata dopo il fallito colpo di stato della Superlega, ma un alleato potenzialmente cruciale sia per l’Uefa che per la Fifa.

“La battaglia per il futuro del calcio si dividerà tra Uefa e Conmebol, la federazione sudamericana anche lei contraria alle finali biennali dei Mondiali, da una parte – e la Fifa dall’altra, sostenuta dalle federazioni nazionali più squattrinate”.

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