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Anguissa e la somiglianza con Bakayoko, che paura. Invece lui è un giocatore di calcio

Uno che esordisce contro la Juve e fa quel partitone è subito il mio idolo. Il Napoli chieda aiuto, come faceva Cesare Pavese per le traduzioni

Anguissa e la somiglianza con Bakayoko, che paura. Invece lui è un giocatore di calcio

C’è un episodio due, quello relativo a Genoa-Napoli, di cui daremo qua solo un accenno. La seconda partita di stagione si svolge durante una mia settimana di vacanza. Il gol di Petagna avviene nell’istante in cui guardo per l’ultima volta il giardino del Museo Rodin prima di uscirne. Il corto circuito è perciò immediato: statue, fisicità, sculture, stacchi da terra, colpi di testa, gol che salvano, artisti che illuminano.

L’episodio 3 non può che iniziare con Anguissa, il calciatore è inquadrato nei rituali pre-partita, la telecamera che pare indugiare sulle nostre paure, perché il nuovo calciatore del Napoli somiglia molto a Bakayoko, taglio di capelli simile, barbetta, e così via. Senza dircelo prima, alziamo gli occhi al cielo e invochiamo non sappiamo bene chi che non si tratti di un duplicato. E invece il numero 99 è un giocatore di calcio, e che giocatore. Anguissa mi pare proprio un bel centrocampista, d’interdizione ma capace anche di gestire molto bene il pallone, del resto le sue statistiche della passata stagione parlano chiaro. In ogni caso, uno che esordisce contro la Juve e fa quel partitone è subito il mio idolo. Anguissa troverà sempre posto nella rubrica, è stabilito.

Nel primo episodio avevo raccomandato al campionato di scorrere come un intervento in scivolata di Koulibaly, insisto e perfeziono: Che il campionato sia come Koulibaly, lo ricordi, lo segua, lo imiti, lo fissi in uno scatto, così come ha fatto lui immortalando la curva. Forza, talento e grazia in un unico difensore, sono cose belle.

La partita non è stata bellissima ma il Napoli ha vinto meritatamente, non c’è bisogno di osservare le statistiche per capire che la Juve per lunghi tratta è parsa il Chievo (che tra l’altro, come il passato insegna, ci avrebbe fatto più paura).

È stata la mano di Dio è un film molto bello, riuscito, ho avuto la fortuna di vederlo e lo consiglio. Lo uso qui per dire (giocando ma non troppo) che esistono le casualità, le coincidenze, le fortune, ma quanto è bello che Paolo Sorrentino con quel film vinca un Leone d’argento a Venezia (la città in cui vivo) nel pomeriggio in cui il Napoli batte la Juventus al Diego Armando Maradona? È meraviglioso. Le cose belle spesso accadono nel tardo pomeriggio, fateci caso. Il sole di settembre cala e per qualche momento ci pare che le vicende vadano a posto.

Non ho capito cosa volesse Allegri da Spalletti, lui invece mi pare non abbia ancora compreso cosa chiedere ai suoi. Intanto, Ronaldo, come se niente fosse, fa una doppietta a Manchester, come si permette?

Stamattina ho ritrovato uno scritto in cui Cesare Pavese domanda a un amico di fornirgli alcuni esempi di “frasi correnti d’uso marino” ovvero di gergo marinaro, Pavese chiede perché si accinge a tradurre “un romanzo americano che è pieno di dette frasi”. Il romanzo americano sappiamo tutti quale sia, uno dei più importanti e celebrati di sempre. Il punto non è che questo, il punto è che Pavese domanda aiuto per poter fare bene il suo lavoro. Il Napoli per continuare bene ciò che ha cominciato in maniera decente deve domandare aiuto. Aiuto tra un giocatore e l’altro, devono fidarsi l’uno dell’altro, mi è piaciuto, e torno ad Anguissa, come il numero 99 abbia fatto capire come di lui ci si possa fidare. Aiuto al pubblico, lo stadio con le persone è un’altra cosa, lo stadio con i tifosi del Napoli è bellissimo. Qualcosa avviene con la gente sugli spalti (agevoliamone il ritorno). Le persone sugli spalti sono l’amico di Pavese che risponde alla lettera.

Il Napoli è primo, insieme a Roma e Milan, speriamo ci resti a lungo. La Juve non è mai stata Federer, mai stata Nadal, ha provato a essere Djokovic, fallendo anche qui. Mi piacerebbe che il Napoli diventasse il Medvedev di stanotte: una cosa bella e senza pietà.

Sorrentino alla premiazione, durante i ringraziamenti, ha detto: “Maradona vi ringrazia”. Mi è sembrato molto bello e mi pare un bel modo per andarcene in questo lunedì mattina.

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