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Enrico Ruggeri racconta Lourdes: «All’inizio sembra marketing, poi però senti un’energia particolare»

Ad Avvenire: «Sono andato con Morandi e Celentano, ci aprirono la grotta della sera. Alla grotta delle apparizioni cominci a vedere i malati con la loro fede»

Enrico Ruggeri racconta Lourdes: «All’inizio sembra marketing, poi però senti un’energia particolare»

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Un insolito Ruggeri racconta la sua esperienza a Lourdes all’Avvenire

«Non sono mai andato a Medjugorje. Sono invece stato a Lourdes, che mi ha fatto un’impressione molto forte. All’arrivo la sensazione è stata per la verità un po’ negativa, perché prima di arrivare alla grotta delle apparizioni ciò che si vede è soprattutto marketing, tra madonnine con l’acqua, immaginette e oggetti vari. Ho avuto però la fortuna di essere con personaggi illustri come Celentano e Morandi. Così grazie alla loro presenza ci hanno aperto la grotta di sera. E, arrivati lì, tutto era diverso. Si sentiva una energia particolare, si avvertiva la presenza nell’aria delle preghiere e delle speranze delle persone. Sentivo che non era un luogo come altri. Io sono un credente, ma anche chi non lo è non può non percepire l’essenza speciale di quel luogo. Sono sicuro che anche il più agnostico e il più ateo, lì rimarrebbe colpito».

Che cosa le è rimasto di Lourdes?

«Quando ti avvicini alla grotta delle apparizioni e cominci a vedere i malati, con la loro sofferenza e soprattutto la loro fede capisci che qualcosa di fortissimo c’è. Un senso ulteriore nel dolore stesso dell’uomo. Il mistero».

E lei di misteri s’intende…

«Ci sono cose che non possiamo spiegare e questo è meraviglioso, ancor più in un’epoca come questa in cui le conquiste dell’umanità sono sempre più strabilianti. Su ciò che riguarda il nostro corpo si fanno ormai interventi incredibili. Un chirurgo, al computer, può operare da Parigi a Milano… Ma il resto è insondabile: se sei triste o allegro, se tieni il Milan o l’Inter, se ti innamori di una donna o di un uomo. Non ci sono spiegazioni tecniche sui movimenti quantomeno del cervello, per non dire dell’anima»

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