Il capolavoro della Fifa: è riuscita a passare per vittima della sua stessa corruzione
Sul New York Times: il Dipartimento di Giustizia USA ha stabilito un risarcimento da 171 milioni di euro, a favore della Fifa stessa per i reati commessi dai suoi vertici

Parigi (Francia) 07/06/2019 - Mondiali di calcio femminile Francia 2019 / Francia-Corea del Sud / foto Federico Pestellini/Panoramic/Inside/Image Sport nella foto: Gianni Infantino ONLY ITALY
La Fifa ha compiuto il suo capolavoro: è riuscita a farsi passare come vittima della sua stessa corruzione. Dopo sei anni di inchiesta il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha stabilito un risarcimento di 201 milioni di dollari, ovvero 171 milioni di euro, a favore della Fifa stessa, per le perdite causate delle pratiche corruttive portate avanti per decenni dai suoi dirigenti. In pratica per i pubblici ministeri gli individui sono stati ritenuti responsabili dei crimini loro ascritti, ma l’organizzazione no, anzi.
Ne scrive il New York Times: il rimborso inizierà con un pagamento iniziale di 32,3 milioni di dollari in fondi confiscati. Infantino ha cavalcato il caval donato e ha usato la notizia per rilanciare l’immagine dell’organizzazione mettendo a disposizione questi rimborsi della Fondazione FIFA per programmi di aiuti e sviluppo.
Il denaro sarà trattenuto nel sistema bancario statunitense anziché in Svizzera, dove ha sede la Fifa, secondo i termini dell’accordo.
Già nel 2015, all’apertura del caso, i pubblici ministeri avevano chiarito di considerare le organizzazioni calcistiche come vittime cooptate da operatori disonesti. Gli avvocati della Fifa e delle confederazioni regionali si sono affrettati ad abbracciare la stessa tesi, cooperando con le autorità sia per consolidare il ruolo di vittime impotenti delle frodi dei loro stessi vertici.