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Avati: «In Afghanistan le mamme lanciano i bambini al di la dei muri, e noi litighiamo per il Green pass, è vergognoso».

Il regista al Meeting di Cl a Rimini ha parlato della salute del cinema italiano «si presenta in modo meraviglioso»

Avati: «In Afghanistan le mamme lanciano i bambini al di la dei muri, e noi litighiamo per il Green pass, è vergognoso».

Il regista Pupi Avanti è intervenuto oggi al Meeting di Cl a Rimini toccando diversi temi. Dallo stato di salute del cinema nazionale sottolineandone la qualità

«Il cinema italiano si presenta in modo meraviglioso: credo che poche volte nella storia del Festival del Cinema di Venezia abbiamo avuto una rappresentanza di film almeno sulla carta, cosi’ interessanti e incuriosenti e cosi’ lontani dal quel cinemetto commedia che si è fatto negli anni precedenti il Covid, quindi c’e’ un mutamento di rotta nella qualità e nelle ambizioni, sostanziale»

Ma senza nascondere la tristezza per il progressivo abbandono della sale cinematografiche da parte del grande pubblico.

 «Temo che la sala cinematografica abbia un destino segnato. E questo mi da’ un enorme dolore. Purtroppo  questi film sono destinati ad avere una vita nelle sale cinematografiche, almeno al momento, grama. Sicuramente non soddisfacente. Vedo che adesso il ritorno alla sala cinematografica è diventato difficile, vedo che il cinema è uscito dalle abitudini dei ragazzi, lo possono dai miei figli e dai miei nipoti. Mi sembra e temo e spero di sbagliarmi. E’ strano  che in un momento di cosi’ grande difficoltà delle sale cinematografiche, si produca cosi’ tanto, non si è mai prodotto cosi’ tanto come adesso. Se si cerca un operatore, un fonico o un elettricista non si trova nessuno libero perché tutti lavorano per le piattaforme e nessuno lavora più per la sala cinematografica»

Il regista bolognese racconta il percorso della pellicola che sta girando sul Sommo Poeta –

«Il mio film su Dante è all’ottava settimana di ripresa, ne mancano due. Lo abbiamo fatto contro tutto e contro tutti. Io sono un uomo di 82 anni, questo è un film cosi’ complicato che avrei dovuto fare probabilmente 20 anni fa ma non me l’hanno fatto fare. Presenta delle difficoltà di carattere anche finanziario e purtroppo abbiamo scoperto che malgrado tutte le promesse e tutta questa esaltazione su Dante, quando si è trattato di aiutare il mio film, a parte Rai Cinema e solo adesso il Ministero, non abbiamo avuto nessun tipo di supporto. E sarebbe stato probabilmente un progetto che meritava di essere aiutato in modo ben diverso».

Parlando delle questioni relative al Green pass adesso e di tutte le prese di posizione, le ha definite “vergognose” soprattutto in un momento come questo, con la crisi in Afghanistan.

«La pandemia mi ha insegnato la modestia dell’essere umano occidentale. Mentre a poche centinaia di chilometri da qui ci sono delle mamme che lanciano dei bambini al di la dei muri, e noi stiamo a litigare per il green pass.. è una delle cose più vergognose».

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