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“Salute&Sanità”, il libro di Vincenzo Califano dal Covid all’Ospedale unico della Penisola sorrentina

Il long Covid e la situazione dei comuni della Penisola sorrentina, tra vaccinazioni e situazioni critiche. Un volume che farà discutere

“Salute&Sanità”, il libro di Vincenzo Califano dal Covid all’Ospedale unico della Penisola sorrentina

Continua il collega Vincenzo Califano con la sua pubblicistica sanitaria e dopo il diario della sua esperienza Covid nel nosocomio di Boscoreale ci porta con il suo ultimo “Salute&Sanità, dalla Sars.Cov-2 all’Ospedale unico della Penisola sorrentina” (pagg. 39, euro 10; Mezzogiorno e dintorni)” negli arcana juris della Sanità regionale.

Califano, già dall’esergo del testo, parte dall’assunto che alcuni medici abbiano rinnegato la cura e riporta all’attenzione del lettore il fenomeno del “long Covid” che l’opinione pubblica ed i media hanno tralasciato. Poi prevale la logica costruttiva ed il dettato dell’art. 39 della Costituzione si completa con la normativa legislativa che ha portato alle Asl ed agli IRCCS: l’autore qui si sofferma sulla specifica situazione dell’ASL Na 3 e ferma la sua attenzione sul Distretto 59 che comprende i Comuni della Penisola sorrentina tra vaccinazioni e situazioni critiche. Poi la storia dell’Ospedale Unico dai primordi dei visionari Giosuè Porzio e Luigi Cappiello fino all’inizio dei lavori per il nosocomio di Sant’Agnello, avversato però da una forte opposizione locale che ritiene l’area su cui sorgerà con complicanze geologiche. Califano invece sostiene la linea regionale e spiega che i presidi ospedalieri di Sorrento e Vico Equense entreranno come ospedali di comunità nei finanziamenti del Recovery Fund e risponderanno alle esigenze “del ricovero breve e di assistenza a bassa intensità”.

Un testo – dedicato alla cara memoria del dottore Paolo Castellano, recentemente scomparso – che costituirà quindi materia di dibattitto per quella domanda all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie di cui parla la Costituzione e che in un comprensorio come quello sorrentino – che integra uno scenario da turismo maturo – è avvertito come domanda essenziale non più trascurabile.

 

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