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Conte: non condivido le critiche ad Immobile. Insigne non ha le caratteristiche da falso nove

Sulla Gazzetta. L’Italia sa gestire sia la fase di possesso che quella di non possesso. L’Inghilterra potrebbe soffrire la pressione di Wembley 

Conte: non condivido le critiche ad Immobile. Insigne non ha le caratteristiche da falso nove

Sulla Gazzetta dello Sport Antonio Conte commenta la finale di Euro 2020 tra Italia e Inghilterra.

L’Italia è arrivata in finale con pieno merito. Perché si è dimostrata più completa di ogni avversario incontrato e capace di gestire diverse situazioni di gioco, sia in fase di possesso che di non possesso palla”.

La squadra di Mancini, scrive, ha cercato di mantenere sempre la propria identità adattandosi alle qualità degli avversari. Merito di Mancini.

Sulla semifinale contro la Spagna:

“Si è tanto parlato del loro possesso palla e del dominio del gioco. Ma cosa si intende per dominio del gioco e cosa deve portare? Per come lo intendo io, deve portare ad azioni da gol e situazioni di pericolo per gli avversari. E da questo punto di vista il dominio spagnolo contro l’Italia non è stato così evidente”.

Se il possesso palla non genera pericoli, “diventa sterile”.

“Perché puoi tenere il pallone quanto vuoi, ma se non crei, non tiri e non segni, non vinci”.

L’Italia è completa perché fa bene sia la fase di possesso che quella di non possesso. Certo, continua, “per vincere non bastano le sole conoscenze, molto dipende dalla qualità dei giocatori che ogni squadra ha a disposizione”.

Il punto di forza di questa Italia sono Donnarumma, Bonucci e Chiellini, che insieme danno sicurezza a tutta la squadra.

Conte non ritiene necessario un cambio di formazione contro l’Inghilterra.

“Ci sono meccanismi che funzionano e in Nazionale non c’è tempo per studiare tante alternative. La squadra si trova con questa disposizione. Non condivido le critiche ad Immobile, fa un lavoro sporco, disturba sempre i due centrali avversari, attacca lo spazio. Al di là dei gol, i suoi compagni ne sfruttano il lavoro. L’idea di un falso nove per l’Italia non mi pare appropriata. Insigne non ha quelle caratteristiche, verrebbe snaturato. E ci troveremmo con pochi riferimenti in area avversaria”.

Concludendo, per Conte non c’è da avere paura dell’Inghilterra, anche se è una squadra forte. Ma ha un punto debole, la difesa.

“Se la difesa viene pressata nella costruzione da dietro sono meno bravi della Spagna a eludere il pressing avversario. Però se vai a prenderli con una pressione ultra offensiva poi, se ne escono, bisogna stare attenti alle loro frecce davanti”.

E su Wembley pieno di tifosi inglesi:

L’aiuto di Wembley può essere una spinta enorme ma anche una zavorra, perché i calciatori potrebbero sentire la pressione. Quando sono andati in svantaggio con la Danimarca hanno mostrato un po’ di difficoltà a livello emotivo, così come all’inizio del secondo tempo supplementare per la paura che l’obiettivo a portata di mano potesse svanire. Noi avremo meno tifo sugli spalti, ma più esperienza di loro in campo”.

 

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