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Che vuol dire “meritava la Spagna”? Di nuovo la solfa dell’estetica

Chi ha colpito la traversa? La bellezza del calcio è Luis Enrique che rinuncia al centravanti per non fargli fare la fine di Lukaku. Ed è fare gol con tre tocchi dal rilancio del portiere

Che vuol dire “meritava la Spagna”? Di nuovo la solfa dell’estetica
Londra (Inghilterra) 06/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Spagna / foto Uefa/Image Sport nella foto: esultanza gol Alvaro Morata

E ci risiamo con la solfa dell’estetica e meritavano loro! Il guardiolismo e l’estetica tornano d’imperio ad angustiarci mentre stiamo assaporando la gioia di una partita vinta all’italiana e battendo i fratelli rossi che dal 2008 ci hanno rubato il posto tra le nazionali del calcio.

Perché?

Il gioco, ripeto gioco e non sport, del calcio prevede che per vincere bisogna segnare dei gol e tutto quello che viene fatto a questo scopo, all’interno delle regole del gioco, ha ragione di essere.

Invece leggiamo che la Spagna avrebbe meritato di vincere, che ha avuto il pallino del gioco per tutta la partita ecc. ecc. Ma le occasioni da gol sono state così chiare e nette o la traversa l’hanno colpita loro?

E Luis Enrique che dopo aver visto cosa ne è stato di Lukaku, bullizzato da Chiellini e Bonucci, decide di rinunciare al centravanti cos’è se non bellezza del calcio, chiaramente parlo dei difensori, cos’è?

E non è bastato che il City imbottito di campioni, macchina da guerra in Premier perdesse la finale di Champions giocando senza centravanti, avendo Aguero mica bruscolini, e avendo il possesso palla!

E ma hanno dominato!

Riguardatevi l’azione dell’uno a zero dell’Italia che, partendo da Donnarumma, il portiere, verticalizza con pochi tocchi, qualcuno di alto pregio come quello di Insigne per finire con un bellissimo e imprendibile tiro a giro che si insacca imparabile nella porta spagnola.

Ma anche il gol spagnolo è un inno alla verticalizzazione e al dai e vai di stampo baskettaro che nel calcio si chiamano triangolazioni veloci.

Quindi dov’è il merito della Spagna nell’aver posseduto tanto la pelota se poi non ha creato sufficienti azioni da gol e le ha trasformate?

Dov’è il senso del calcio se non nella sentenza che è un calcio di rigore tirato da Jorginho che poco lascia ai fronzoli ma rende tutto così semplice che pochi si accorgono che differenza fa averlo dalla propria parte. Non a caso qui a Napoli fu considerato un brocco.

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