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Sostiene Pereira che stanno tornando gli allenatori vecchio stampo

Juventus, Inter, Roma, Lazio, Napoli, Fiorentina, Torino cambiano tecnico. Il prossimo campionato avrà una dialettica di alto livello

Sostiene Pereira che stanno tornando gli allenatori vecchio stampo
Photo Matteo Ciambelli

Sostiene Pereira che, in mancanza di calciatori emozionali, il calciomercato sta muovendo allenatori di vecchio stampo che rimetteranno le cose a posto. È l’ancien régime, sostiene Tocqueville. Sostiene Tancredi, nipote del principe di Salina, che tutto cambia per non cambiare niente. Juventus, Inter, Roma, Lazio, Napoli, Fiorentina, Torino cambiano l’allenatore. C’è chi si sposta, c’è chi ritorna, c’è chi spera. Spero, promitto e Juric, sostiene Urbano Cairo.

Ancelotti torna a Madrid, sostiene Florentino Perez. Mourinho torna in Italia. Allegri torna alla Juventus uscendo dal suo cono d’Ambra. Milan Kundera sostiene l’insostenibile leggerezza dell’essere Allegri tornato alla Juventus. Sarri torna ad allenare. Smoke gets in your eyes, sostengono i Platters.

Nietzsche sostiene che l’idea dell’eterno ritorno è misteriosa, pensare che un giorno ogni cosa si ripeterà come l’abbiamo già vissuta, e che anche questa ripetizione debba ripetersi all’infinito. Allegri, Mourinho, Ancelotti, Spalletti. Non c’è niente di nuovo sotto il sole, sostiene Schopenhauer.

Sostiene Pereira che il prossimo campionato avrà una dialettica di alto livello. Tornano i migliori allenatori da microfono evangelico. Essi spiegheranno il calcio su Dazn, sostiene Diletta Leotta.

Sostiene il Pampa Sosa che Spalletti è la migliore scelta per il Napoli. E il Pampa Sosa è un uomo d’onore. Zeman sostiene che Spalletti è un allenatore indiscutibile, esigente e che ha la chiave per farsi capire. E Zeman sa sempre quello che dice. Sostiene Aurelio De Laurentiis che con Spalletti lavorerà insieme. E Aurelio può dire quello che vuole, sostiene Pereira. Dopo le prime titubanze anche la Vicaria, il Vomero e il Pallonetto sostengono. È un’emozione che cresce piano piano, sostengono i Ricchi e Poveri.

Il cavallo Minnesota sostiene che Allegri è un vincente. Sostiene Venditti che Mourinho ha la maestà del Colosseo e la santità del Cupolone. Del Dimaro non v’è certezza, sostiene Bruscolotti. C’è una confusione di movimenti e sentimenti. Gattuso è a Firenze. Ha bisogno di affetto, sostiene Luca Carboni. Simone Inzaghi è a Milano. Vicino all’Europa, sostiene Lucio Dalla.

Antonio Conte lascia l’Inter. Non vinco più senza te, anche se, anche se, sostiene Biagio Antonacci. Sostiene Fabio Concato sapessi come è bello partire quando Milano dorme ancora. Io sono sempre ottimista, sostiene Beppe Marotta.

Sostiene Pereira che gli allenatori risultatisti, che non vanno al circo, produrranno un campionato molto risultatista, e il resto saranno chiacchiere da Var. Si vincerà di corto muso, sostiene Allegri.

L’Inter vincerà anche il prossimo scudetto, sostiene la Snai, che banca la squadra nerazzurra 1,75 davanti alla Juventus a 2,50. L’Atalanta è solo la terza favorita, sostengono i bookmaker che per lo scudetto bancano la formazione di Gasperini a 7,5. Sostiene Gigi D’Alessio che il Napoli bancato a 12 è un insulto a comm’è bella comm’è bella ‘a città ‘e Pulicinella.

Adesso c’è la Nazionale, sostiene Mancini.

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