Il celebre produttore spagnolo è un’icona della tv italiana degli anni 80: è accusato di aver imbrogliato istituti di credito e privati per 50 milioni
In Italia è stato una star della tv anni 80: José Luis Moreno, il ventriloquo del corvo Rockfeller. Un’icona della televisione commerciale, e dei primi tormentoni. In Spagna è uno dei più potenti produttori televisivi del Paese e il suo arresto ha fatto un certo scalpore.
Moreno è stato arrestato dalla Guardia Civil con una maxi-operazione. E’ accusato di associazione a delinquere, frode, riciclaggio di denaro e sottrazione di beni. Nella stessa operazione sono stati arrestati i suoi soci e sono già una cinquantina le persone coinvolte.
L’operazione, battezzata ironicamente Titella (burattino o marionetta, in catalano) indaga su José Luis Moreno per una rete commerciale internazionale, che l’imprenditore avrebbe usato per appropriarsi di denaro da prestiti bancari e privati. Dopo aver ottenuto i fondi, Moreno e i suoi soci avrebbero dirottato il denaro a società strumentali per evitare che venisse reclamato dagli istituti di credito. Si stima una truffa per circa 50 milioni di euro.
Moreno, tra l’altro, ha una curiosa storia di precedenti con la giustizia. Ma come vittima. Nel 2016, due rapinatori incappucciati entrarono in casa sua e Moreno li affrontò. I ladri nella fuga lasciarono dietro di sé gioielli e denaro presumibilmente rubati in un’altra casa. Ma nel 2007 aveva affrontato una banda di aggressori, le ferite riportate lo tennero ricoverato in ospedale per diverse settimane.