CorSera: Salernitana, il trust proposto da Lotito non convince la Figc, necessari approfondimenti

Non sono state rispettate alcune indicazioni della Federcalcio: i trustee sono due, non è stato attribuito un valore al club e la durata del trust supera i sei mesi

il trust di Lotito non convince la figc

Il trust proposto da Claudio Lotito per la Salernitana non convince la Figc. Lo scrive il Corriere della Sera. Ci sarebbero delle discrepanze tra le indicazioni date dalla Federcalcio e la lettera del trust proposto dal presidente della Lazio.

“quando Gravina e i suoi collaboratori sono andati a leggere le carte hanno individuato evidenti discrepanze rispetto a quanto avevano raccomandato. Ci sarà un esame più approfondito da parte della Federcalcio, poi arriverà la risposta. È probabile che si debba aprire un tavolo per dirimere diverse questioni. La Figc è rimasta stupita dal fatto che i trustee siano due, così come due sono i guardiani, deputati a verificare che il trust persegua gli obiettivi previsti. La sensazione è che si sia voluta riproporre la separazione tra i due proprietari della Salernitana: il figlio di Lotito, Enrico, e il cognato, Mezzaroma. Perché questa scelta se si era chiesto di indicare un unico trustee? E perché non è stato attribuito un valore al club? Ci sono dubbi anche sulla durata del trust: secondo Gravina deve essere di sei mesi, invece si sono aggiunti 45 giorni. Lotito, da parte sua, è convinto di avere agito con la massima trasparenza”.

Il quotidiano scrive che neppure alla prossima assemblea di Lega, probabilmente, la Salernitana sarà invitata.

“non sarà probabilmente invitata nemmeno all’assemblea di Lega di giovedì”.

 

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