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Repubblica a Commisso: non sono stati i giornalisti a sostituire Chiesa con Callejon

L’analisi di Cappellini: «i giornalisti c’erano anche prima ma tre anni consecutivi in zona retrocessione non si erano mai visti. Uno show che nemmeno alla Longobarda»

Repubblica a Commisso: non sono stati i giornalisti a sostituire Chiesa con Callejon

Ovviamente anche Repubblica Firenze ha dedicato ampio spazio alla conferenza di Rocco Commisso. Il commento è affidato a Stefano Cappellini che scrive:

Al confronto, lo show del “laureato” Vittorio Cecchi Gori dopo la cacciata di Gigi Radice era un convegno della Crusca, gli sfoghi di Diego Della Valle un tè da Babington, la permalosità di Andrea un carattere d’oro. Diciamo la verità: la conferenza di Rocco Commisso è stata imbarazzante, imbarazzante soprattutto per lui, ma inevitabilmente anche per i tifosi dato che in giro si ride molto di noi (chiudete i social se non vi volete fare il fegato amaro). Spacconate sui soldi, risentimenti, litigi, vaffa e molte battute rivedibili, come quella in cui il patron dice di essere pronto a vendere ai “fiorentini ricchi” dando a intendere che tanto la sua grana non ce l’ha nessuno e quindi statevi zitti e ringraziate.

Cappellini scrive che non sono stati certo i giornalisti a esonerare gli allenatori

non hanno fatto le campagne acquisti, non hanno sostituito Chiesa con Callejon, non sono andati a bussare alla porta di Kokorin per fargli fare quattro mesi da turista a piazzale Michelangelo. (…) Buoni o no che siano i giornalisti che seguono la Viola, c’erano anche prima e tre anni consecutivi – due dei quali in era Commisso – a giocare per non retrocedere non si erano mai visti.

E conclude così:

il buon Rocco non si rende conto che questo profilo non aiuta a rendere la Fiorentina un posto attrattivo per allenatori e giocatori di alto livello. Per un remake dell’Allenatore nel pallone, invece, è l’ideale. Ma forse neanche alla Longobarda si era arrivati a tanto.

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