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Napoli-Udinese 5-1, pagelle / La lex Zielinski. Osimhen riempie il campo, la tv, Fuorigrotta

Fabian è l’étoile là in mezzo. Chucky torna El Tav. Il puntuale ingresso di Mertens resta un mistero. Avanti così, San Gennarino: ce ne restano due

Napoli-Udinese 5-1, pagelle / La lex Zielinski. Osimhen riempie il campo, la tv, Fuorigrotta

MERET. Eccheccaz Ilaria, persino quando il giovane Meret potrebbe godersi un po’ di meritato ozio, il golletto ci scappa sempre. A fracassare la sua quiete è Okakakazz che insacca un poderoso tiro dal limite – 6

Un peccato quel punticino nero sulla sua pagella da ex della partita – 6

DI LORENZO. Offende a più non posso, da subito. Al 10’ arriva scomposto su una ghiotta pelota di Victor Victoria. Più che calcio era kung fu. Ma era destino: il quarto sigillo è il suo, Di Lorenzo è il più lesto ad avventarsi sulla respinta di Musso alla capocciata dell’Ellenico – 7

Un difensore che ha la prontezza di un attaccante. Un fenomeno da studiare. Bello il sorriso, nella corsa dopo il gol. In difesa non viene impegnato troppo, ma per quel poco non commette errori – 7

MANOLAS. Si rilassa una sola volta sul predetto Okakakazz. Detto questo lui e Rrahmani stroncano ogni velleità dei non colorati di Gotti, da perfetti tutori dell’ordine azzurro – 6,5

Gli do un voto in meno. Non puoi fare una partita dominando e poi addormentarti sul più bello. L’attenzione non deve essere a corto circuito – 5,5

RRAHMANI. Vedi sopra – 6,5

Più inesperto del greco dimostra molta più maturità. Si concentra, domina bene Okaka, non perde mai l’attenzione. Per me lui sì che merita un grande bravo – 7

HYSAJ. L’Onesto Faticatore Albanese a sinistra, Ilaria, comincia a piacermi di più di Marittiello. Perdipiù puntella con varie soluzioni la spinta offensiva della squadra – 6,5

Alla vigilia della sua partenza da Napoli Hysaj ha deciso di smettere di farci dannare. Già questo gli vale un voto – 6

MARIO RUI dall’84’. Senza voto

sv

FABIAN RUIZ. Quando il Napule è padrone come stasera, lui signoreggia in modo assoluto. Spiega le ali e fa l’Aquila Fabian che conosciamo bene. E’ l’étoile là in mezzo. E poi dipinge con il suo piede prediletto una parabola che sibila veloce e silenziosa alle spalle di Musso. Applausi – 7

Una pennellata di bellezza in mezzo al campo. Tutto quello che ha fatto, ieri, luccicava. E il gol è una delle perle che ogni tanto si ricorda di poterci regalare. Meraviglioso – 7 

BAKAYOKO. E’ l’unico azzurro che commette più di cinque errori, senza contare il Capitano quando si intestardisce nelle sue solinghe giocate. Ed è decisamente molle verso chi serve la palla a Okakakazz quando questi segna. Poi c’è il solito Baka che sovente argina e spezza le timide trame udinesi – 6

Non l’ho visto da buttare, però. Nello smistare i palloni un po’ è migliorato – 6 

DEMME dall’84’. Senza voto

sv

LOZANO. Chucky torna El Tav al 56’ spaccato. Quel genio di Musso passa a De Paul che si addorme (che meraviglia la costruzione dal basso) e al messicano non gli pare vero di fare il predatore e poi segnare caracollando. Ti confesso, Ilaria, che non vedo l’ora di vedere i due, Victor Victoria ed El Tav, gestiti da Spalletti, sempre che sia lui il prescelto – 7

Lozano sa quali orrori possono svilupparsi per la costruzione dal basso e come una iena sta lì ad aspettare e ne approfitta. Bella la foga sul gol. Segna nonostante la gravità lo spinga a terra. Un gol voluto, cercato – 7

POLITANO dal 75’. Riceve una palla d’oro in area, in posizione frontale rispetto alla porta. Forse potrebbe tirare ma preferisce spostarsi a sinistra con il suo classico giochino e tutto sfuma. Questa la sua partita – senza voto

Che peccato! – sv

ZIELINSKI. Da sabato a oggi ha statuito l’implacabile Lex Zielinski: un gol e un assist vincente. Per il resto tambureggia senza pause, un vero incubo per chi ci gioca contro – 7,5

All’inizio sembrava faticare a trovare la giusta posizione, poi si è lasciato andare e ha assecondato la sua natura. Piotr è calcio, puro istinto e tecnica. Profuma di buono – 7

ELMAS dal 75’. Senza voto

sv

INSIGNE. I minuti volano e lui passa dall’altruismo costruttivo, anche in fase difensiva, all’irritante incaponimento per fare gol. Ci riesce al novantesimo esatto, con una magnifica rete: stop e tiro al volo. E’ il diciottesimo in campionato, come già con il profeta dell’Estetica – 6,5

Finalmente ci è riuscito! Si è visto da come è corso verso Gattuso che si è liberato. Amen, adesso potremo addirittura, forse, moltiplicare i gol. Nel suo stato di forma era un delitto avere la macchia dell’incaponimento da gol – 6,5 

OSIMHEN. Non segna ma fa di tutto per farlo (ah, quel miracolo di Bonifazi al 2’), senza dimenticare il gol di San Piotr su respinta. Indi mette in mostra vari numeri del suo repertorio, dalla testa ai piedi. E’ sempre lui, Victor Victoria (a proposito, Ilaria: vedo che il nomignolo si sta diffondendo dopo che l’abbiamo coniato qui il 3 aprile scorso, per le pagelle di Napoli-Crotone) – 7,5

Può un calciatore essere protagonista di una partita in cui non ha segnato un gol? Osimhen ha confermato che sì, un calciatore, lui, può. Una partita straordinaria. Osimhen riempie il campo, la televisione e pure tutta Fuorigrotta. Che Dio ce lo preservi a lungo, Fabrizio. La sensazione di paura quando è arrivato il rischio di ammonizione, quel brivido sottile che ha percorso le schiene di noi tutti nella speranza che Gattuso lo togliesse dal campo subito (per fortuna lo ha fatto), indica quanto, nell’immaginario collettivo e nella realtà, contiamo su questo ragazzo che in campo sembra correre leggerissimo ma che porta una consistenza inaudita alla squadra – 8  

MERTENS dal 70’. Per me rimane un mistero il suo puntuale ingresso in ogni partita ma mi fermo qui ché criticare Ciro l’Anziano per molti è come offendere i totem della napoletanità (la pizza, il sole e il mandolino). Prevedo che quando arriverà Lucky Luciano a Mertens (se resta in queste condizioni) verrà riservata la parte di Totti – senza voto

Sai cosa? E’ che mi dispiace per Petagna. Meriterebbe anche lui un po’ di spazio – sv 

GATTUSO. La sua trionfale cavalcata va di pari passo con l’elevazione delle Assenze passate e patite a simbolo del piagnonismo filogattusiano su quello che poteva essere e non è stato. Ci vorrebbe un poema in rima per questa palla gigantesca ormai propalata come intercalare in tv e sui giornali. Un vera ossessione. Tu magari ti concentri su un’azione e quelli ti inculcano la Verità di Mister Veleno: “Zielinski, palla a Insigne, Fabian Ruiz, ancora Zielinski” e poi all’improvviso: “peccato che quest’anno le Assenze…”. Detto questo avanti così San Gennarino. Dopo il poker spezzino, la manita di stasera. Ce ne restano due – 7

Che peccato che non abbia compreso prima la forza di questa squadra. Avrebbe potuto osare, rischiare, non restare nell’angolo confortevole che ci ha fatti soffrire così tanto per tutto il campionato. Il Napoli delle ultime partite è bellissimo. Potrebbe giocare anche senza telecomando. Ne mancano due, ripetiamolo come un mantra. Sono pesantissime – 7 

ARBITRO CALVARESE. Lo temevamo, ma la partita del Napule lo rende innocuo – 6

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