La battaglia del Telegraph contro gli allenatori che sputano: “Ci sono cammelli con più decoro”
Guardiola e Mourinho indicati come i principali "lama": se i giocatori hanno l'alibi della fatica fisica, loro no. Andrebbero multati

Perché Wayne Rooney sputa così tanto? E Guardiola “che non ha nemmeno la scusa di allenare una squadra schifosa?”. Scrive il Telegraph che “ci sono cammelli con più decoro”. Tanto dedicare al fenomeno un pezzo intero, evidentemente in Premier gli allenatori-lama sono un argomento abbastanza pressante.
“Jose Mourinho ha recentemente trasferito il suo abito da sputo dal nord di Londra a Roma, una città di pura magnificenza che merita sicuramente un po’ più di rispetto. Anche da un portoghese scontroso come lui”.
“Per un momento, quando la pandemia colpì per la prima volta, sembrò che il calcio avesse finalmente deciso di dover affrontare una delle sue routine più radicate e rivoltanti: punire gli sputatori”. Dissero che i giocatori colti in fallo sarebbero stati ammoniti. Ma non è mai successo.
Sputare è una conseguenza dell’attività atletica, scrive ancora il Telegraph, “e in effetti diversi studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico intenso aumenta la quantità di proteine secrete nella saliva, in particolare un tipo di muco chiamato Muc5B. Apparentemente questa roba rende la saliva più densa, il che a sua volta significa che è più difficile da deglutire, da qui l’impulso a rimuoverla dal sistema con altri mezzi”.
Ma questo non scusa gli allenatori, allora. “Oltre a scivolare di tanto in tanto lungo la linea laterale sulle ginocchia, mettendo in pericolo la sartoria, Mourinho non è impegnato in un esercizio vigoroso. E urlare contro Luke Shaw o Dele Alli non conta come attività sportiva. Né Rooney o Guardiola o nessuno dei manager che sputano si trovano improvvisamente di fronte a un eccesso di Muc5b”.
Quindi cosa possiamo fare per scoraggiare questo comportamento così inutile e spiacevole? Il Telegraph propone la solidarietà. Dovrebbero essere multati e devolvere in beneficenza. Si potrebbe pensare – e questo è il colpo di genio del Telegraph – di monitorato gli sputi con Opta, che potrebbe fornire algoritmi per elaborare lo sputo previsto, o XS. Magari, vista la frequenza con cui accade, si potrebbero raccogliere ingenti somme da dedicare alla ricerca sulla fibrosi cistica, una condizione in cui l’accumulo di muco ostacola i malati nella deglutizione”.