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«Una possibilità su un milione di avere una trombosi con il vaccino, una su cento di contrarre il Covid senza» 

La Stampa intervista il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito: «Ad oggi non vi è alcuna evidenza per raccomandare di usare un vaccino diverso da AstraZeneca alla seconda dose»

«Una possibilità su un milione di avere una trombosi con il vaccino, una su cento di contrarre il Covid senza» 

La Stampa intervista il professor Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani, tra i più ascoltati esperti del Cts. Il tema è quello dei vaccini. Ippolito parla dei rischi, di gran lunga maggiori se non ci si vaccina.

«La probabilità di vaccinarsi e di avere una trombosi è una su un milione mentre quella di non vaccinarsi e di contrarre il Covid è una su cento, ma per essere più chiari forse è il caso di dare due numeri ancora più semplici: nei primi sette giorni di aprile in Italia sono morte di Covid oltre 3.000 persone, in Gran Bretagna 212. Serve aggiungere altro?».

Le reazioni avverse si sono verificate dopo la prima dose. Ad Ippolito viene chiesto se è possibile che chi non ne ha avute possa invece esserne colpito alla seconda somministrazione. Risponde:

«In linea di principio non si può escludere nulla, ma è ovvio che un effetto avverso che non si è manifestato dopo la prima dose è molto più improbabile che si manifesti dopo la seconda. Nel Regno Unito, che di seconde dosi di AstraZeneca ne ha già somministrate parecchie migliaia, un report indipendente commissionato dal governo al J. Craig Venter Institute ha rilevato che a oggi non sono stati registrati casi di trombosi o di trombocitopenia successivi alla seconda dose di questo vaccino. Quindi, sulla scorta degli elementi a oggi disponibili, non vi è alcuna evidenza per le autorità sanitarie nazionali per raccomandare di usare un vaccino diverso (tipo quelli a Rna) in chi ha ricevuto una prima dose del vaccino di AstraZeneca».

 

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