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L’Atalanta può somigliare all’invasione di cavallette. Ma ha una vena masochistica

Batte 3-2 la Fiorentina ma è come si vergognasse della propria forza. Gioca a ritmi pazzeschi e spreca tanto. I viola sono Vlahovic e basta

L’Atalanta può somigliare all’invasione di cavallette. Ma ha una vena masochistica

L’Atalanta può somigliare all’invasione delle cavallette ma ha anche amnesie da squadra autolesionista. La caratteristica della Fiorentina è l’inconsistenza, una formazione incapace di rendersi pericolosa che però ha al centro dell’attacco un calciatore che sta diventando un’iradiddio: l’appena ventunenne Vlahovic che quest’anno è riuscito a segnare 15 reti con una squadra decisamente modesta. Nel deserto viola il serbo, stasera, è riuscito nella titanica impresa di segnare due gol e di raddrizzare una partita talmente impari da far pensare che fosse il caso di mischiare le squadre.

È finita 3-2 per la squadra di Gasperini che però dovrà riflettere molto. L’Atalanta ha giocato 45 minuti a ritmi altissimi. Non c’è stata partita, al punto che il 2-0 dopo 45 minuti è parso un risultato striminzito, poco rappresentativo del divario che si è visto in campo. Muriel è un calciatore di qualità superiore nel campionato italiano, Gosens corre come se fosse Forrest Gump, Zapata segna e trova anche il modo di sbagliarne un paio. Nella ripresa se ne divora un altro. È come se l’Atalanta si vergognasse di esibire i propri muscoli. La partita sarebbe potuta terminare almeno 6-2.

Questa Atalanta può tranquillamente battere la Juventus nella prossima giornata di campionato. A meno che non si chiuda l’interruttore, come accaduto nella ripresa quando la Fiorentina ha estratto dal cilindro due gol. Il primo nato da una distrazione del guardalinee che ha assegnato ai viola una rimessa laterale che era dei bergamaschi.

L’Atalanta ha impiegato quattro minuti per riportarsi in vantaggio. È entrata nella difesa avversaria ogni volte che ha voluto. Ma si è guardata bene dall’infierire. Stasera è tornata al quarto posto, con due punti sul Napoli quinto. Non sembra mai una squadra italiana. Ma deve fare attenzione alle pause masochistiche.

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