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Il Sassuolo oltre il Protocollo: «Nazionali esclusi anche se negativi, non pensiamo solo al calcio»

De Zerbi: “Contro l’Inter come con la Roma, una scelta considerando anche quello che ci sta attorno da più di un anno”

Il Sassuolo oltre il Protocollo: «Nazionali esclusi anche se negativi, non pensiamo solo al calcio»

Mentre il focolaio Nazionale mette in pericolo Juventus-Napoli e tiene in apprensione mezza Serie A, il Sassuolo va avanti per la sua strada ultra-protocollare: i suoi nazionali li ha esclusi a priori, anche se negativi ai tamponi. L’ha fatto con la Roma e si ripete contro l’Inter. Questione, dice De Zerbi, di precauzione che va oltre il calcio.

“Sui giocatori rientrati dalle Nazionali e a contatto con dei positivi al Covid noi abbiamo fatto una scelta punto e basta, senza sapere se qualcun altro potesse accodarsi o allinearsi alla nostra posizione. L’abbiamo fatta considerando tutto, non solo il calcio ma soprattutto quello che ci sta attorno da più di un anno. Domani continueremo su questa linea: domani resteranno ancora Locatelli, Muldur e Ferrari, rientreranno quando scadranno i giorni necessari per poterli reintegrare al gruppo squadra. Loro sono ancora negativi e potrebbero giocare, ma abbiamo fatto una scelta sabato per la partita con la Roma ed è giusto portarla avanti”.

De Zerbi tra l’altro sfida anche il luogo comune dell’alibi da indisponibili:

“Non è detto che una squadra rimaneggiata o con tante assenze sia inferiore, perché nelle difficoltà la mia squadra ha dato segno di dare qualcosa in più mentalmente, a livello di anima, di cuore, di spirito. E quando dai qualcosa in più a livello di spirito e di anima riesci a fare una prestazione migliore”.

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