Ancora una volta ha dimostrato di non temere le sfide e la solitudine delle posizioni scomode. Ha infranto il coro con parole storiche

Essere Andrea Pirlo vuol dire avere il coraggio di assumere posizioni scomode, di scegliere di sfidare il mare aperto in solitario come se fosse Soldini. Andrea Pirlo non ha timore di schierarsi contro il flusso della maggioranza. E ieri lo ha dimostrato. Lui, unico e solo rappresentante del mondo del calcio (allenatori, calciatori, raccattapalle, speaker, magazzinieri, massaggiatori) che si è schierato in favore della Superlega. E non stateci qui ad ammorbare che lo ha fatto per rendersi ancor più accondiscendente agli occhi del padrone, è una visione miope e in malafede. Cosa c’entra che Agnelli è stato il promotore della Superlega l’iniziativa che ha rivoluzionato il calcio per 48 ore: dalla guerra-lampo alla rivoluzione-lampo.
«È uno sviluppo per il mondo del calcio spiega il tecnico della Juve – ha detto -. Ci sono stati tanti cambiamenti negli ultimi anni, questa è una novità. Per ora è solo un progetto per il futuro ma noi siamo concentrati sul presente che è la qualificazione alla Champions. Agnelli è venuto a parlarcene a grandi linee e ci ha dato grande fiducia: lui è in prima linea ed è un presidente molto all’avanguardia ma ci ha detto anche che la cosa più importante è continuare nel nostro lavoro perché la Champions League è da conquistare sul campo. I ragazzi hanno recepito il discorso come è giusto che sia: è solo un progetto, il calcio va avanti, ma i calciatori sanno che il presente è il Parma ed è su questo che siamo concentrati».
Parole che entrano nella storia del calcio. Siamo all’“I have a dream” di Martin Luther King. Pirlo non era a Washington bensì a Vinovo. Osservava davanti a sé con quello sguardo vivo, magnetico, che cattura la platea. Da leader. Il coraggio, come diceva quel signore che scrisse un romanzo lacustre, non te lo puoi dare: o ce l’hai, o non ce l’hai. E a Pirlo non manca. Quando qualcuno chiederà: c’è stato un allenatore o un calciatore che si è schierato in favore della Superlega? Si potrà rispondere sì: Andrea Pirlo. L’uomo che non ha paura di nulla. Altro che Klopp, Guardiola, Bielsa, Zidane, Rashford. Sono bravi tutti a stare nel coro. Andrea Pirlo ama le sfide. E lo ha dimostrato anche ieri.