Gli affari di Piqué e Ceferin, a pranzo prima che scoppiasse il bubbone Superlega

All'incontro si sarebbe aggiunto anche Laporta, poi tra i presidenti ribelli. Piqué è anche un imprenditore top, ed è stato uno dei primi a smarcarsi dalla nuova competizione

Piqué

C’erano a tavola Gerard Piqué e Aleksandr Ceferin, poi arrivò anche Juan Laporta. Un mese e mezzo fa, con la Superlega che non aveva ancora stravolto gli equilibri politici del calcio europeo. Il meeting d’affari in un noto ristorante di Barcellona, scrivono in Spagna, è rappresentativo degli intrecci tra potenti che adesso si prendono a pesci in faccia pubblicamente.

​​Nel pranzo tra Piqué, giocatore-imprenditore ai più alti livelli (il suo fondo di investimenti ha lanciato tra le altre cose la nuova Coppa Davis di tennis, ed uno dei proprietari dell’Andorra) e il presidente UEFA, come riportato dal programma RAC1 “Tu diràs”, il difensore blaugrana avrebbe chiesto consigli e scambiato opinioni sulla meccanica della distribuzione televisiva e il funzionamento dei diritti della Champions, così come del resto delle competizioni che la UEFA gestisce.

A fine pasto, al momento del dolce, si è aggiunto Joan Laporta. Il presidente del Barcellona ora tra i 12 ribelli della Superlega. Secondo RAC1, l’armonia e l’atmosfera dell’incontro tra i tre in quel momento era molto buona.

Un dettaglio non casuale: Piqué è stato tra i primi giocatori a smarcarsi dal progetto, pubblicamente. Di fatto scegliendo la linea di Ceferin a quella di Laporta.

Correlate