ilNapolista

Crisanti: «E’ realistico pensare che a fine maggio ci sarà una nuova ondata».

A La Stampa: «Le restrizioni dei mesi scorsi modereranno le curve per altre due o tre settimane, ma i risultati dei nuovi contagi esploderanno più tardi. Si riapre senza aver messo in sicurezza il Paese»

Crisanti: «E’ realistico pensare che a fine maggio ci sarà una nuova ondata».

Lo dichiara Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, in un’intervista a La Stampa. Commenta le immagini delle strade di tutta Italia piene di gente, nel weekend, e si lascia andare ad un pronostico:

«Nelle prossime settimane ci sarà chi dirà “Avete visto, la curva dei contagi non risale nonostante le riaperture”. Ma la dinamica del virus è complessa. Da una parte ci sono le restrizioni dei mesi scorsi, che per altre due o tre settimane modereranno la curva, ma dall’altra arrivano i nuovi contagi dovuti alle riaperture, agli aperitivi, alle visite agli amici e alle scuole, i cui risultati rimarranno invisibili per qualche tempo ed esploderanno a fine maggio. Il periodo di latenza illuderà che tutto stia filando liscio, ma sarà solo un effetto ottico».

Molto dipenderà dal ritmo a cui procederanno le vaccinazioni. Sarebbe stato più opportuno seguire l’esempio dell’Inghilterra,

«che solo dopo aver vaccinato il 70 per cento della popolazione si è permessa timide riaperture. Il contagio va diminuito molto di più prima di alleggerire le misure, altrimenti senza tamponi e tracciamento riparte in poche settimane».

Sempre sulla vaccinazione, Crisanti aggiunge:

«In Italia quasi la metà degli ottantenni non ha ricevuto la seconda dose e si inizia a vaccinare i sessantenni senza aver raggiunto l’8 per cento della copertura totale dei settantenni. Si riapre senza aver messo in sicurezza il Paese e confidando nella bella stagione, dimenticando che l’anno scorso venivamo da forti chiusure e che la vita all’aria aperta può solo mitigare il contagio».

 

ilnapolista © riproduzione riservata