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La Germania Est usava gli atleti dilettanti come cavie per il doping dei professionisti

Un documentario svela lo scandalo della DDR: esperimenti umani fatti a loro insaputa anche su minorenni, per testare sostanze poi destinate ai grandi atleti di Stato

La Germania Est usava gli atleti dilettanti come cavie per il doping dei professionisti

Esperimenti umani. La Germania Est usava gli sportivi dilettanti come “cavie” da doping per gli atleti professionisti. Lo ha svelato un documentario,”The Secret Matter of Doping – Humans Trials”, andato in onda in Germania la settimana scorsa, che con materiale inedito sulle ricerca segrete della DDR e dichiarazioni impressionanti di testimoni, ha aperto una breccia nella politica di doping forzato e sistematico.

Non è una novità che governi, associazioni sportive, medici, allenatori e atleti abbiano sperimentato modi segreti, proibiti e pericolosi per diventare più veloci, più alti e più forti – scrive la Faz –  “ma nessuno sapeva per certo che nella DDR anche gli atleti dilettanti venissero usati da “cavie” per l’élite sportiva dello Stato.

Gli autori sono riusciti a intervistare testimoni di una “unità di ricerca segreta”. Ce n’è uno che sul quale sono stati testati gli effetti di sostanze che poi sarebbero servite a migliorare le prestazioni del campione olimpico di maratona Waldemar Cierpienski (1976 e 1980). “Finché non si accorse che il fidato dottore degli dell’Istituto di ricerca per la cultura fisica e lo sport di Lipsia gli somministrava steroidi anabolizzanti. In dosi enormi. Prima il runner per hobby ha iniziato a correre ‘come una macchina’. Poi sono arrivati ​​il ​​dolore, l’uso di alcol paralizzante, la perdita del rispetto di sé, la depressione, i pensieri suicidi”.

Tutto annotato su un diario. Fu solo molti anni dopo la caduta del muro di Berlino che all’uomo fu spiegato ciò che il veleno aveva fatto al suo corpo e alla sua mente. Molti altri non sanno nemmeno cosa gli è stato somministrato dai loro medici.

“Il film di mezz’ora mostra come le persone siano state usate in modo terrificante, indipendentemente dalla loro salute, per essere in grado di interpretare un mondo ideale, sano e glorioso. Suggerisce che la pratica riguardasse “centinaia” di porcellini d’India, di cavie, prese dal corpo studentesco, dall’Esercito popolare nazionale o persino a scuola. Minorenni compresi”.

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