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Exor perde 30 milioni, ma gli Agnelli-Elkann incassano un dividendo da 50 milioni

Nonostante il bilancio in rosso, non cambia la cedola per gli azionisti. Ne beneficerà la cassaforte di famiglia, la Giovanni Agnelli BV che per statuto appartiene solo ai vari rami della dinastia Agnelli-Nasi

Exor, la holding che controlla, tra l’altro, Stellantis, Ferrari e Juventus, ha chiuso il bilancio 2020 con un rosso da 30 milioni. Nonostante ciò gli Agnelli-Elkann incasseranno una cedola da oltre 50 milioni.

Lo riporta Calcio e Finanza: i conti dello scorso anno sono stati approvati dal consiglio di amministrazione, che proporrà all’assemblea del 27 maggio la distribuzione di un dividendo di 0,43 euro per azione, invariato rispetto all’anno scorso, per un totale di circa 103 milioni di euro.

Ne beneficerà anche la cassaforte di famiglia, la Giovanni Agnelli BV che possiede il 52,99% delle azioni di Exor.

La Giovanni Agnelli BV, per statuto, può avere come azionisti solo i vari rami della dinastia Agnelli-Nasi, scrive Calcio e Finanza, ovvero i discendenti del senatore Giovanni Agnelli. Di questo dividendo, la maggior parte andrà alla Dicembre, la storica società che fa capo agli eredi diretti dell’Avvocato, controllata da John Elkann, a sua volta numero uno di Exor.

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