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Corsport: “Più Maradona stava peggio e meno lo curavano” 

Sarebbe questa la sintesi a cui è giunta la Procura di San Isidro nelle indagini sulla morte di Diego. Quella di Maradona insomma sarebbe una morte annunciata se non addirittura pilotata

Corsport: “Più Maradona stava peggio e meno lo curavano” 

L’8 marzo inizierà il lavoro della commissione medica nominata dalla magistratura per valutare eventuali responsabilità sulla morte di Maradona alla luce del quadro clinico emerso antecedente. Non ci si aspettano tempi brevi purtroppo perché i tasselli da mettere insieme sono numerosi, come riassunto dal Corriere dello Sport

“Più Diego stava peggio e meno lo curavano”

questa la sintesi a cui è giunta la Procura di San Isidro nelle indagini sulla morte di Maradona. Quanto è emerso dalle intercettazioni e dalle perquisizioni arricchisce un corposo fascicolo in cui c’è materiale per per andare davanti al giudice di garanzia per una valutazione dell’accusa di omicidio colposo per negligenza dei sette indagati:

il neurochirurgo Leopoldo Luque, la psichiatra Agustina Cosachov, lo psicologo Carlos Diaz che curò il Pibe nei mesi precedenti il decesso, l’infermiera Dahiana Gisela Madrid che assisteva Diego durante la convalescenza post intervento al cervello in una casa senza bombola di ossigeno o un defibrillatore, e l’infermiere Ricardo Almiron, anche lui presente il giorno del decesso di Maradova nel Barrio San Andres, Nancy Forlini, dirigente della compagnia assicurativa che si occupava della copertura clinica del Pibe de Oro e Mariano Perroni, impiegato della Medidom, società che gestiva il personale all’interno dell’abitazione dell’ex calciatore.

È chiaro al momento che non vi sia stata una reale volontà di curare e tutelare Diego da parte delle persone preposte alla sua custodia tanto che dalle intercettazioni emergono le parole del neurochirurgo Luque quando un medico chiede nuove analisi e controlli clinici per Maradona

«Diego non ti vuole più vedere».

Il Corriere dello Sport riporta anche le dichiarazioni di una nuova figura inserita nelle indagini il tuttofare Maxi Pomargo che rivolgendosi al chirurgo Leopoldo Luque avrebbe detto

«Non lasciate che le figlie se lo portino via. Se succede, lo perdiamo. Dobbiamo resistere. Se ce la caviamo stavolta, ci sono soldi per tutti. Te ne devi occupare in prima persona perché da questo dipende il lavoro di tante persone»

Quella di Maradona insomma sarebbe una morte annunciata se non addirittura pilotata

 

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