Il calciatore ha raccontato a El Transistor del suo addio al Barcellona e dell’estate burrascosa “Sarei potuto restare, ma era diventata una questione di orgoglio”

È in corso di svolgimento l’inchiesta sull’esame di Luis Suarez, per ottenere il passaporto, che ha coinvolto la Juve e diverse cariche dell’Università di Perugia. In un’intervista concessa a El Transistor, lo stesso calciatore ha parlato di quest’estate caotica dopo il suo addio al Barcellona
“Avevo tante proposte, non solo la Juventus. Non era l’unico club interessato”.
Il passaporto?
“Volevo prenderlo da un anno… Comunque, non volevo fare nulla se prima non avessi lasciato il Barcellona. È stata dura, soprattutto quando ho dovuto comunicarlo ai miei figli, che avevano già capito tutto. Volevo che mi vedessero lasciare il club in grande stile. Koeman mi ha chiamato e mi ha detto che non avrebbe fatto affidamento su di me. Ho accettato la decisione ma gli ho detto che avevo un contratto ed erano problemi della società. Non ho parlato con Bartomeu. Sarei potuto restare, ma a quel punto era diventata una questione di orgoglio e avevo bisogno di cambiare. Se ci fossero stati brutti momenti, avrei ricevuto critiche”.