ilNapolista

«Ragazzi, leggete, staccatevi dagli schermi. Gli schermi vi divorano, la lettura vi nutre»

Il discorso social del ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ai liceali: «La letteratura vi dà la libertà per costruirvi ed essere quello che siete. Ognuno di voi è unico»

«Ragazzi, leggete, staccatevi dagli schermi. Gli schermi vi divorano, la lettura vi nutre»

Un inno alla lettura come strumento di libertà e di scoperta della propria unicità. Un invito ai ragazzi, in particolare ai liceali, a staccarsi dagli schermi di computer e telefoni per liberarsi dalla prigionia e nutrirsi di cultura e di parole che renderanno liberi.

E’ questo il senso del discorso del ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire. Postato sul suo account Twitter, è subito diventato virale sui social. Ve ne proponiamo qualche stralcio.

Leggete, staccatevi dagli schermi. Gli schermi vi divorano, la lettura vi nutre. Fa tutta la differenza. Gli schermi vi svuotano, i libri vi riempiono. Fa tutta la differenza. Ovviamente è una lotta perché gli schermi catturano l’attenzione e poi sono così bene organizzati che sanno darvi, proprio come si fa con i ratti, dei piccoli stimoli nervosi ogni cinque, dieci secondi, che vi obbligano a restare incollati allo schermo. Ma purtroppo non è quello che vi permetterà di sviluppare la vostra libertà. E concludo dicendo che la letteratura è un’arma di libertà e gli schermi troppo spesso possono diventare, non sempre, non parlo degli schermi del cinema, parlo di quelli dei giganti del digitale, degli strumenti di schiavitù. Potete essere sottomessi nei vostri consumi, nel vostro comportamento, nelle vostre pratiche, nei vostri gesti, da schermi che sono formattati per orientare il vostro pensiero. La letteratura vi dà la libertà, le parole danno libertà per costruirvi ed essere quello che siete. Lo dico a tutti i liceali che ci ascoltano: ognuno di voi è unico. Ognuno di voi. La letteratura e i libri vi permetteranno di scoprire quanto siete unici e fino a che punto non assomigliate a nessun altro. È quello che fa l’umanità. Ogni persona è unica. Ed è la letteratura che ce lo insegna”.

 

ilnapolista © riproduzione riservata