Giuseppe Ottina lo pescò a 14 anni che faceva il raccattapalle. Per restare al Santos rifiutò la nazionale argentina, ma fu esonerato

Pelé è diventato Pelé anche grazie ad un allenatore italiano: Giuseppe Ottina. Lo raccontò anche al suo paese, Foglizzo, in Piemonte, ma nessuno gli credeva. Lo presero per un vecchio un po’ pazzo.
E invece Ottina è davvero l’uomo che ha scoperto Pelé. Lo racconta il Corriere della Sera. Nato nel 1912, Ottina durante la Seconda Guerra Mondiale finì prigioniero degli inglesi e fu lì che scoprì la passione per il calcio. Una volta liberato tornò in Italia, e poi decise di emigrare verso il Sud America per evitare la crisi economica.
Il primo ragazzo delle giovanili che decise di lanciare in prima squadra fu il 17enne Josè Macia “Pepe”, che diventerà luna legenda del Santos con 750 presenze e 428 gol, più due Mondiali col Brasile. Durante una partita rimase ammaliato dal talento di uno dei raccattapalle, che esibiva in numeri da circo.
Il ragazzino appena 14enne giocava in un piccolo club della città, il Bauru. Giuseppe Ottina chiamò immediatamente i dirigenti per una riunione e li convinse ad ingaggiare immediatamente a prenderlo.
Ottina non riuscì mai ad allenarlo davvero, pur rimanendo molto legato a “O Rey”: il Santos lo esonerò quasi subito per via dei risultati non proprio esaltanti: 4 sconfitte consecutive subite al torneo Rio-San Paolo. Solo poche settimane prima aveva rifiutato un’offerta del Generale Juan Domingo Peròn per allenare la Nazionale argentina. Pochi mesi dopo, Ottina fu costretto a rientrare in Italia per via delle precarie condizioni di salute della moglie.
Ottina allenò il Novara per la stagione 55-56, ma retrocesse in serie B, ancora peggio andò al Casale. Incrociò Pelè nel 1961, quando il Santos andò in Piemonte per un tournée. Ottina gli fece da interprete per le strade di Torino, facendogli visitare musei e monumenti.
O Rey si sdebitò fornendogli dei biglietti omaggio per tutte le partite amichevoli del suo Santos in giro per l’Italia. Per la cronaca i brasiliani batterono nel torneo “Italia 1961” la Juventus di Sivori per 2-0 poi la Roma per 5-0 e l’Inter per 4-1, con quattro gol di Pelè.
Ottina si ritirò nel suo paese e si sposò 3 volte. Morì il 19 novembre del 1992, a 80 anni. Il suo corpo è sepolto al cimitero di Foglizzo e il grande Pepe lo ha ricordato nella sua biografia.
(Fonte articolo: Footballstory.Mondocalcionews.it)