Sul CorMez: «Anche mia figlia, di 17 anni, ha scioperato. Comprendo l’ansia e la preoccupazione di ragazzi e genitori. Noi avremo scelto una strada più moderata e prudente»
«Il ritorno in classe non è andato benissimo. Anche mia figlia, di 17 anni, ha deciso di scioperare. Comprendo l’ansia e la preoccupazione dei ragazzi e dei genitori. Sono genitore anche io, ma dobbiamo fidarci delle istituzioni. Certo, la Regione se avesse potuto avrebbe scelto una strada più moderata e prudente per il ritorno in presenza».
Sono le parole dell’assessore regionale all’Istruzione, Lucia Fortini, registrate dal Corriere del Mezzogiorno. Ieri le scuole superiori di secondo grado (istituti tecnici e licei) sono tornate in presenza, non senza disguidi, molteplici assenze e tanti scioperi. La Fortini risponde ai tanti genitori che hanno chiesto di continuare con la dad, nonostante il Tar abbia stabilito che è tempo, per gli studenti, di tornare in classe.
«Non siamo stati noi a decidere, ma è il Governo che ha stabilito così per gli allievi del primo ciclo. Alle famiglie dico che non si può pretendere la didattica integrata se non è prevista. Ora l’unità di crisi tornerà a fare il punto in settimana. Dopodiché, attendiamo il giudizio di merito del giudice amministrativo per prendere le decisioni più adeguate».
Ieri, nella sola città di Napoli, l’Asl ha registrato 24 nuovi contagiati in ambito scolastico.