Il Corriere Umbria pubblica gli stralci dell’interrogatorio al docente davanti al gip: «La mia colpa è stata quella di non essermi sottratto, per pressioni e spirito di appartenenza all’istituzione».
Ieri abbiamo pubblicato la notizia del patteggiamento della pena per il professor Rocca, uno degli esaminatori di Suarez nell’esame farsa di italiano all’Università di Perugia. Un anno con pena sospesa. Era stato lui a confessare per primo come era andata la vicenda.
Oggi il Corriere dell’Umbria riporta alcuni stralci degli interrogatori a cui è stato sottoposto il docente, il 22 settembre davanti ai pm e il 10 dicembre davanti al gip.
Al gip, Rocca ha fatto mettere a verbale la seguente dichiarazione:
«Se lei mi domanda ‘lei sapeva che la sessione del 17 fu costruita, fu pensata dal dg come ad personam, la mia risposta è si, nel senso che come ho già confermato anche ai pm non ho ovviamente ragione di mentire perché non è mia volontà per cui quella sessione con diciamo giustificazioni diciamo un po’ fittizie quali il Covid, quali non lo so, fu pensata e istituita dal dg per Suarez però aggiungo anche che (…) tutti i 14 partecipanti a quel consiglio del 9 settembre sapevano benissimo che la vera ragione dell’istituzione della sessione straordinaria era Suarez».
Chi dice il contrario dice il falso, ha detto in modo chiaro Rocca. Che, in quella sede, aggiunse:
«La mia colpa è stata quella di non essermi sottratto, di non essere riuscito a dire di no per varie ragioni, per pressioni, per spirito di appartenenza all’istituzione».
