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Cecchetto su Sanremo: «La musica è come il calcio, se ne intendono un po’ tutti»

Su Libero: «Mi piacerebbe curare la direzione artistica. Per il conduttore punterei sui giovani, cercherei nomi nuovi, perché a quelli consueti e affermati ci pensano già gli altri».

Cecchetto su Sanremo: «La musica è come il calcio, se ne intendono un po’ tutti»

Claudio Cecchetto, il padre artistico di Fiorello e Amadeus parla del Festival di Sanremo e dei suoi Pupilli in un’intervista a Libero. Fare il Festival è convenuto alla Rai dal punto di vista economico e comunque, spiega Cecchetto, bisogna evitare che il Covid ci ammazzi tutti i sogni.  Per quanto riguarda le critiche mosse ad Amadeus sulla sua direzione del Festival

«La musica è come il calcio, se ne intendono un po’ tutti. Poi l’esperienza conta molto: Amadeus ha lavorato parecchio in radio e, volente o nolente, di un po’ di musica capisce. A Radio Deejay, in particolare, ha acquisito gusto musicale. È vero, Amadeus come tanti altri non sa cosa sia un do maggiore,ma è molto più importante il suo gusto».

L’arma fondamentale però è Fiorello

«L’Amadeus ter dipende tutto da Fiorello. Si parla tanto di Amadeus, ma è Fiorello quello che ti fa il Festival».

Difende i suoi pupilli dunque e punta su di loro, ma quando parla di chi vedrebbe alla conduzione di Sanremo se fosse lui il direttore artistico le cose cambiano

«A me piacerebbe curare la direzione artistica e, in quel ruolo, scegliere la conduzione. Per il conduttore punterei sui giovani, cercherei nomi nuovi, perché a quelli consueti e affermati ci pensano già gli altri».

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