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Udinese-Napoli 1-2, pagelle / Ora Gattuso se la prende pure coi giornalisti

Per una giornata lasciamo il settimo posto. Lozano ci tiene a galla. Ma Rrahmani andava abbracciato, sostenuto, non tolto dal campo

Udinese-Napoli 1-2, pagelle / Ora Gattuso se la prende pure coi giornalisti

Le pagelle di Udinese-Napoli a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. Ritorna titolare in un campo a lui caro e potrebbero essere subito dolori per il giovane Meret. Epperò, cappellata di Rrahmani a parte, salva il risultato ricorrendo sovente ai piedi. Chi diceva che non sapeva usarli come il colombiano? – 6,5

Salva almeno tre volte il sedere al Napoli. Il resto del deretano azzurro è fatto salvo da Bakayoko. Non si capisce con Rrahmani, e sinceramente non se ne può fare una colpa né all’uno né all’altro, visto che il kosovaro fino ad oggi aveva all’attivo solo 3 minuti di gioco – 7

DI LORENZO. Il Napule gioca una partita più che mediocre e lui non si discosta da una media grigia e accidiosa, tranne un bel traversone per El Tav. Poi gli tocca fare il centrale e la sua è mera gestione, tentando di non combinare guai – 5,5

Non è mica la prima volta che viene messo al centro per problemi della difesa. Mi sarei aspettata di più. Conto sul taccuino diverse uscite a vuoto. C’è da dire, però, che con quella voragine a centrocampo non poteva certo fare miracoli – 5,5

MANOLAS. Un quarto d’ora e poi via per infortunio – senza voto

Era l’ultimo difensore centrale di calibro che avevamo. Speriamo non sia nulla di grave – sv

MAKSIMOVIC dal 16′. Lui e Rrhamani formano una coppia da brividi, entrambi spaventati e in balia degli eventi come la povera Wendy di Shining – 5

In difficoltà. Soffre parecchio Lasagna e anche lui deve fare i conti col baratro in mediana. Ci mette anche parecchia sufficienza e disattenzione – 5

RRAHMANI. Un esordio col botto, ma a favore dell’Udinese. Una sorta di cannellone floscio senza ripieno che s’inchina a Lasagna e gli dona la pelota del pareggio. Sia sempre lode al boss Giuntoli per questo ulteriore e mirabile acquisto – 3

Sbaglia tutto, è vero. Ma nulla giustifica il cambio all’intervallo (di cui dirò dopo) e per questo non lo valuto – sv

MARIO RUI dal 45′. Solito copione per Marittiello, con corse a vuoto e cross maldestri. Ma il fato una volta tanto gli diventa amico, perdipiù al novantesimo: il portoghese batte una punizione e centra la testa di Baka. Evviva, Ilaria – 6

L’intesa con Mr Spreco (che sarebbe Insigne) precipita d’improvviso sotto lo zero. Lo salva solo l’assist – 6

HYSAJ. Deve tappare un buco a sinistra e questo fa, spesso con grande difficoltà. Grottesca quella palla al 6′ regalata ai bianconeri di tacco, quasi un quadro surrealista – 5

Sbaglia tanto. Troppo – 5 

FABIAN RUIZ. Mister Veleno insiste sul centro a due e il povero Fabian continua ad arrabattarsi come può. Stavolta senza particolari danni per noi, anche se è un delitto vederlo deambulare in un ruolo che non è il suo – 5

Tenere Fabian così in mezzo è un vero e proprio delitto. Ogni volta che mi fermo a guardare lo scempio è come se vedessi Gattuso che gli tiene ferma la testa per i capelli e gli taglia la gola con un coltello affilato. E’ un dolore immenso – 5 

ELMAS dal 68′. Il suo vigore è sempre più anonimo – 6

Un grande Mah. Il grande Boh – sv

BAKAYOKO. Ullallà Ilaria. Nella sua imperturbabile lentezza, comunque efficace in fase di interdizione, Baka mette il capone su quella palla di Marittiello ed evita un pareggio inutile. Almeno ci godiamo la sorpresa – 6

Dopo il gol che salva il sedere di cui sopra si trasforma. Si galvanizza, copre tutto. Fino a quel momento, però, viene inghiottito nel vuoto impressionante al centro del campo. Il voto è per la questione del deretano – 7

LOZANO. E’ sempre il migliore in attacco, El Tav messicano. Le pippe mentali sul falso nueve le lasciamo agli altri: il Messicano torna a destra e prosegue la sua striscia di prestazioni positive. Provoca il rigore e poi va vicinissimo alla marcatura con un colpo di testa micidiale al 23′ – 7

È il Napoli. È tutto ciò che in questo momento tiene a galla la squadra e Gattuso. Che, tra l’altro, continua a chiamarlo di continuo, durante le partite. Non ho capito perché. Gli chiede di servire “l’imprescindibile” Lorenzo, che ne spreca millemila a match? Gli chiede di fare anche la fase difensiva? Non lo so. Quello che so è che, senza di lui, probabilmente saremmo a zero. Tra l’altro i compagni lo servono pochissimo, perché, ovvio, tutti devono servire Insigne, per Gattuso – 7 

ZIELINSKI. Il centro a due non fa bene neanche a lui, costretto a inventarsi qualcosa in quella terra di mezzo tra Fabian e Baka ed El Comò piazzato là davanti. In pratica, San Piotr rimane spesso solo, nonostante l’impegno – 5,5

Prova con eleganza a costruire qualcosa, ma condivido con te la sensazione di solitudine che trasmette. Nel corso della partita viene anche un po’ meno, gli manca la fase conclusiva anche stavolta – 6 

DEMME dal 92′. Senza voto

Troppo poco per giudicarlo – sv

INSIGNE. Gli viene bene solamente il rigore, per fortuna, tirato con il piede a mezz’aria per qualche secondo di troppo. Per il resto, il Capitano ha l’ossessione del trascinatore ma sbaglia tante aperture e passaggi. Deve placare l’ansia, amministrare i nervi. Mi sa, Ilaria, che Mister Veleno deve sottoporlo a un’intensa seduta sado-comunista – 6

Per fortuna non sbaglia il rigore, perché per il resto è un disastro. Come il tiro a giro – 5

PETAGNA. Una sola vera occasione da gol per El Comò, deviando di testa un tiro di El Tav. Indi il nulla – 5

Oltre a quella palla negata da Musso, zero – 5

LLORENTE dal 68′. Si perde anche lui nel grigiore generale – 5

Tu pensa quest’altro: era già fuori dal giro, condannato ad andare via. Viene ripescato last minute perché in attacco non c’è praticamente più nessuno al di fuori di Lozano e lui, che già si vedeva su una spiaggia a sorseggiare un Margarita, è costretto a rimettere le scarpette e andare in campo. Mi fa una grande tenerezza. Anche perché, comunque, è costretto a sentire Gattuso che ancora dice, nel post partita, che non si sa che fine farà, finché non si avrà certezza del ritorno di Osimhen, che non si sa che fine ha fatto. Eppure Fernando sta là, in mezzo. E lo si vede più di Petagna. Sei ingeneroso, con lui. Io voglio premiarlo – 6 

GATTUSO. Come detto, Bakayoko lo salva da un pareggio inutile. Mister Veleno si dimostra un testone ostinato che adesso comincia a prendersela pure coi giornalisti. In ogni caso il Napule lascia per una giornata il settimo posto. Com’è che disse un anno fa quando arrivò al posto di Re Carlo: “Vedere questa squadra al settimo posto è imbarazzante”. Appunto – 5

Questa cosa dei siti e dei telefonini non si può sentire. Mo’ il problema fosse quello che scrivono i giornalisti sul Napoli? Gasperini si sarebbe già dovuto impiccare. Conte avrebbe dovuto lanciarsi da un cavalcavia, Pirlo farsi investire da un branco di bufali, Inzaghi darsi una martellata in testa e finirla così. Mi chiedo cosa diranno, domani, tutti quelli che hanno indicato il nostro come un campione di moralità, un modello educativo per i ragazzi di qualsiasi generazione. Perché togliere dal campo Rrahmani è stata una bruttura atroce. Non solo perché è avvenuta dopo tre giorni da quando ha dichiarato, sempre a favore di telecamere, che Maksimovic (dopo un paio di cappellate enormi) non lo aveva tirato fuori per non demolirlo, ma perché se Rrahmani ha fatto quella cappellata è stato anche perché, finora, da un anno, ha giocato solo 3 minuti. Un allenatore, un modello educativo, va nello spogliatoio, se lo abbraccia, lo prende a schiaffi, lo mette al muro e gli dice di tornare in campo e dimostrare chi è e cosa può fare. Gli dice: “Tanto non ti tiro fuori nemmeno se mi implori”. Non torna in campo senza di lui. E’ una cosa di una gravità inaccettabile – 3 

ARBITRO PASQUA. Sul rigore di Lozano, ha l’umiltà di rimangiarsi la decisione di negarlo e andare al Var – 6

E non  poco – 6

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