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L’Australian Open inventa il tennis da camera: 73 chiusi in hotel, si allenano coi muri

I charter del torneo continuano a sbarcare atleti poi costretti a restare chiusi dentro a causa di un positivo sul volo: e sui social postano i video degli allenamenti coi cuscini, o surfando sui letti

L’Australian Open inventa il tennis da camera: 73 chiusi in hotel, si allenano coi muri
I charter dell’Australian Open continuano a sbarcare carichi di tennisti da chiudere in quarantena. Dopo i 47 già barricati in hotel, un altro gruppo in arrivo dovrà scontare il lockdown forza di due settimane a Melbourne, a causa di un positivo in tra di loro. Il Telegraph porta il conto: ora sono 72, i tennisti che per due settimane potranno allenarsi unicamente in camera, giocando contro le pareti delle loro suite.

Il tennis da camera è ormai un filone unico sui social: i video di Tomic e compagni chiusi dentro che palleggiano contro la porta del bagno sono un successone.

La prima è stata Yulia Putintseva, mentre Belinda Bencic palleggia contro finestra e Ons Jabeur spara palline nei cuscini. Le clip più creative sono state pubblicate dall’uruguaiano Pablo Cuevas, che ha indossato il costume da bagno e ha simulato il surf col letto.

L’ultimo volo è arrivato da Doha, sede del torneo di qualificazione maschile. C’erano 25 giocatori a bordo, tra cui la maggior parte dei 16 qualificati, In precedenza, altri 47 giocatori. Ad oggi, 17 voli charter hanno trasportato circa 370 giocatori a Melbourne e Adelaide, con tre positivi. I giocatori a bordo, si aspettavano di trascorrere le prossime due settimane ad allenarsi sui campi di Melbourne Park e in palestra.
Per aumentare il senso di frustrazione e ingiustizia nei giocatori “minori”, le superstar invece hanno avuto le loro solite corsie da privilegiati, ad Adelaide, dove sono stati filmati mentre viaggiavano in bus navetta senza mascherine. Hanno portato entourage più grandi: alcuni avversari affermano che Novak Djokovic, Rafael Nadal e Dominic Thiem hanno 10 membri tra staff di supporto e familiari ciascuno, mentre a quelli di Melbourne è stato permesso di portare un massimo di altri due persone con loro.
Djokovic, che si considera il principale rappresentante dei tennis, ha scritto al direttore del torneo Craig Tiley chiedendo di “spostare quanti più giocatori possibile in case private con campi da allenamento”. Ha anche suggerito di fornire loro delle attrezzature di fitness e che possano vedere i loro allenatori e preparatori fisici.
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