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Il Napoli deve avere un obiettivo per “stare sempre sul pezzo”

A Cagliari i calciatori sembravano addirittura allegri, hanno ripreso a correre. La testa del campionato è lontana ma per altro si può lottare

Il Napoli deve avere un obiettivo per “stare sempre sul pezzo”

E questo è il Napoli. Una tripletta di sconfitte, poi una vittoria limpida e abbondante. Lo spread con le altre quadre di vertice che va su e giù ed ecco la partita che stabilizza gli umori. Un allenatore in quarantena. I giocatori in ravvedimento operoso. Fortuna che è un campionato strano. Le fesserie le fanno tutti. Il virus corre come Lozano, ma il vaccino promette di ammosciarlo.

A Cagliari sembravano addirittura allegri. Hanno giocato come si deve, a parte moduli e schemi. La forma fisica è tornata. Sarà stato il Capodanno e la speranza dell’anno nuovo, senza pali e infortuni. Niente bagordi e il solito Napoli del menu festivo consumato senza danni.

Riecco i titolari

I migliori nella mischia. Questa la semplice ricetta per l’ostico incontro col Cagliari, nonostante Mertens, Koulibaly, Osimhen in infermeria. Si conferma, nel melodrammatico sconfittismo partenopeo, che la causa più vera delle prestazioni negative (un terzo delle partite giocate) è l’ardore che manca, la cattiveria sotto porta e, perché no, anche l’allegria con cui si scende in campo. Quando c’è, anche l’indisposizione tattica viene assolta e accade, come col Cagliari, che una partita temuta si trasforma in una mezza goleada. A proposito, sarà pure che abbiamo incontrato anche squadre al collasso, ma un ruolo il Napoli l’avrà avuto nella débacle delle avversarie.

Piotr l’acchiappa fantasmi

Si è sempre detto (Allegri, il maestro del gioco – non gioco) che le grandi squadre hanno le individualità per toglierle dagli impicci. Giocar pure male, ma vincere, la litania. Bene. E cosa è stato Zielinski (un gran gol), un minuto dopo il pareggio del Cagliari, se non l’acchiappa fantasmi delle paure napoletane ovvero di giocar male e perdere?

Rischi e pericoli

Questa squadra i suoi top e medi ce li ha. Quanto amalgamabili non si sa. L’inizio del campionato ha generato troppa distanza con le prime due, per il resto si combatterà all’arma bianca. Il rischio è quello di essere risucchiati in un’anonima posizione di centro-classifica. Sarebbe difficile concentrarsi per mezzo campionato senza soldi e senza interesse. Arma bianca pure per il Napoli, quindi. E non tralasciare nemmeno le ambizioni più importanti. Quello che ci vuole oggi, per evitare la palude, è l’obiettivo.

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