Corbo: il Napoli torni umile, lucido e fluido nel modulo giusto, il 4-3-3 

Su Repubblica Napoli. Gattuso si è incartato in un modulo interessante (4-2-3-1) ma inapplicabile. Appena ha cambiato, ieri, lo Spezia è andato in rete 

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Su Repubblica Napoli Antonio Corbo commenta la partita di ieri del Napoli contro lo Spezia. Si sofferma in particolare sul modulo scelto da Rino Gattuso.

Si era incartato in un modulo interessante (4-2-3-1) ma inapplicabile, per un tandem di mediani troppo debole per le pessime condizioni di Bakayoko e l’anarchia tattica di Demme che andava ad aggiungersi ad un plotone di attaccanti, caos su caos”.

Ieri, nella prima frazione del match, il Napoli ha giocato con il 4-3-3,

“interpretato bene dalla mediana a tre (Zielinski-Demme-Elmas), il miglior Lozano punta vagante e scattante, tra Politano tonico e un Insigne in lenta ripresa. Quattro gol dopo 40 minuti”.

Poi, il cambio, e la rimonta dello Spezia.

Fatale sembra il cambio di uomini e modulo: fuori Zielinski e Elmas, dentro Osimhen e Lobotka. Il ripristinato 4-2-3-1 dura un paio di minuti, e lo Spezia è già in rete con Gyasi, palermitano di origine ghanese, altra frustata del napoletano Acampora. Stanchezza, tremore, l’ossessione di un modulo che riappare indefinito come nelle giornate peggiori, l’effervescenza di Farias c’è tutto per dare al Napoli subito un contrordine. Ecco. Ritorni umile, lucido, fluido nel modulo giusto. Come nel primo tempo. Non può produrre altri film il presidente per domare ancora una volta una squadra di sauri bradi”.

 

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