L’attore si racconta al Il Giornale a pochi giorni dal suo 70esimo compleanno: «La sua fine mi suscita pena e tenerezza».
Carlo Verdone a pochi giorni dal suo 70esimo compleanno si è raccontato a Il Giornale spiegando “quanto è difficile far ridere in questa Italia che fa piangere”. Tanti racconti, anche personali legati alla sua vita e ai suoi affetti che l’attore ritiene importantissimi per sfuggire alla depressione che viene a tanti suoi colleghi dopo una certa età.
Verdone si lancia contro gli eccessi, quelli che purtroppo caratterizzano la società moderna, soprattutto i giovani. Ma a proposito di eccessi si ricorda di Maradona
«Lo conobbi in casa di Massimo Troisi. Un ragazzo gradevole, umile. Per lo sport è stato un “dono di Dio“».
La sua fine però non è stata quella degna di un Dio
«La sua fine mi suscita pena e tenerezza».