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Travaglio: «Agnelli dice che “la Juve rispetta sempre le regole”. Una battuta degna di Totò»

L’editoriale del direttore del Fatto Quotidiano sul “caso Suarez” che definisce «l’ennesimo caso di “arroganza del potere”»

Travaglio: «Agnelli dice che “la Juve rispetta sempre le regole”. Una battuta degna di Totò»

Marco Travaglio, nel suo editoriale in prima pagina del Fatto quotidiano, parla del “caso Suarez” e gli ultimi sviluppi che hanno coinvolto apertamente dirigenti della Juve e anche figure istituzionali.

Questa storia, scrive Travaglio, al di là degli illeciti penali e sportivi è

Una storia di ordinario privilegio, una volta si diceva “arroganza del potere”.

I vertici bianconeri che convocano i presunti docenti come fossero raccattapalle. E chiamano la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, che con molto trasporto non dice “come vi permettete?”, ma li indirizza al capo di gabinetto del Viminale, perché i clandestini sono un guaio solo sotto un certo reddito (“10 milioni a stagione”!).

L’ennesimo capitolo dell’Italia della scorciatoia e del “chi conosciamo?”. L’ennesimo scivolone degli ultimi anni nel tanto amato stile

C’era una volta lo “stile Juventus”: ipocrita finché si vuole, ma attento a salvare almeno le apparenze.

Travaglio ricorda che la Juve non è nuova a indagini e imbrogli, basta ricordare Calciopoli, condanne penali (poi prescritte), radiazioni sportive, retrocessione in B, revoca dei due scudetti truccati, eppure la Juve

quando vince 3-0 a tavolino contro il Napoli assente perché bloccato dall’Asl, dichiara che “la Juventus rispetta sempre le regole”. Come no. Era dall’ultimo film di Totò che non si rideva tanto.

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