Repubblica: la Juventus ha il vizio di ricadere nella mediocrità quando sale il livello dell’avversario

Ieri è sembrata appartenere allo stesso rango dell'Atalanta. E' giusto che la responsabilità del risultato ricada su Ronaldo. Andava tolto lui dal campo, non Morata, ma il portoghese è insostituibile per statuto 

pirlo

La Juventus non perde mai però non vince nemmeno, difatti più della virtù dell’imbattibilità pesa il vizio della mediocrità in cui casca e ricasca quando il livello dell’avversario sale“.

Lo scrive Emanuele Gamba su Repubblica commentando il pareggio della squadra di Pirlo contro l’Atalanta.

“Quella contro l’Atalanta non è stata un’esibizione mediocre ma una battaglia di nervi e muscoli e tendini (e manone, quelle dei due formidabili portieri) finita come era giusto finisse, tra due squadre che sono sembrate dello stesso rango. Però la Juve, che ha battuto solo squadre dal decimo posto in giù, dovrebbe ambire a un rango superiore, o no?.  È una delle molte domande cui questa partita non ha dato risposta”.

Gamba definisce la partita godibile e scrive:

“Juventus-Atalanta è stata un rodeo con il pallone che però alla fine ha disarcionato il solo Ronaldo, sulle cui spalle è giusto che ricada la responsabilità del risultato visto che s’è fatto parare da Gollini un rigore (Hateboer su Chiesa) e calciato assai male (il portiere, al primo penalty neutralizzato in Serie A, ha addirittura bloccato il tiro) dopo aver giocato una partita vuota, distante”.

Pirlo ha sostituito Morata, anche lui nervoso e con alle spalle un gol divorato a un metro dalla porta spalancata.

“ma resta il fatto che quello da levare era l’inconsistente Ronaldo, tanto più avendo a portata di mano la talentuosa freschezza di Dybala: ma Cristiano non può essere sostituito per statuto (ricordate il pandemonio che combinò quando Sarri osò l’inosabile?) e quindi bisogna accettare che, accanto ai molti risultati che schioda, ce ne sia ogni tanto uno cui fa da zavorra. Prendere o lasciare”.

Anche l’anno scorso, conclude, finì in pareggio, ma dopo una partita dominata dall’Atalanta.

“quindi Pirlo, molto soddisfatto «per il giusto atteggiamento», nello specifico ha fatto un passo avanti, però in generale ha 8 punti in meno del criticatissimo Sarri. Non è il segno di un progresso”.

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