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Ponte Morandi, è scontro sulla perizia. E Autostrade si porta via un pezzo del viadotto per analizzarlo

Secondo Aspi la consulenza consegnata al gip sarebbe incompleta perché i periti non hanno ritenuto necessario effettuare le richieste prove di carico su un impalcato del moncone Ovest  

Ponte Morandi, è scontro sulla perizia. E Autostrade si porta via un pezzo del viadotto per analizzarlo

E’ guerra tra i periti di Autostrade e quelli del giudice per le indagini preliminari sulla perizia che ha stabilito che, con l’adeguata manutenzione da parte di Aspi, il Ponte Morandi non sarebbe crollato. A scriverlo è Repubblica Genova.

Gli esperti nominati dalla concessionaria definiscono non completa la perizia dei colleghi nominati dal gip. Scrivono:

“Alcuni accertamenti sono stati resi noti tardivamente alle parti e alcuni dei quesiti non sono mai stati affrontati nelle riunioni. Per questo si ritiene che le risultanze dell’incidente probatorio non siano conclusive e complete“.

Il punto più critico riguarda la richiesta da parte di Autostrade di una serie di prove di carico su un impalcato del moncone Ovest finalizzate «a valutare l’effettiva capacità della trave». Prove che per Aspi erano determinanti, mentre per i periti del gip non aveva alcun valore probatorio e infatti non sono state eseguite. Da qui l’accusa di incompletezza.

E così Aspi ha pensato bene di prelevare il pezzo del Ponte a sue spese per farlo analizzare. E’ scritto nella perizia degli esperti del gip.

«La trave è stata definitivamente spostata a cura e spese di Aspi all’interno di un’area in affitto reperita autonomamente, sostenendone tutti i relativi costi».

 

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