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Gattuso: «Se avessi giocatori che mi assomigliano, non li farei giocare»

A Sky: «Non voglio giocatori che assomigliano a me, ma voglio una squadra quando si scende in campo. Non ero capace di fare un gioco come quello che chiedo io oggi»

Gattuso: «Se avessi giocatori che mi assomigliano, non li farei giocare»

L’allenatore del Napoli Rino Gattuso è intervenuto ai microfoni di Sky nel post partita della sfida contro il Crotone

Segnale di continuità?

«Le partite sono tutte difficili, oggi vanno fatti i complimenti alla squadra. Abbiamo sofferto, ma l’importante è tenere botta. Abbiamo saputo soffrire, siamo stati avvantaggiati quando sono rimasti in dieci, ma dobbiamo continuare con la consapevolezza che non è facile giocare ogni 3-4 giorni. Poi vedremo alla fine»

Che valore ha la classifica?

«Abbiamo fatto cose importanti, abbiamo 21 punti su campo e non sono pochi. Giovedì ci giochiamo il primo obiettivo stagionale che non siamo riusciti a portare a casa giovedì scorso»

Vuole calciatori come lei?

«Non voglio giocatori che assomigliano a me, ma voglio una squadra quando si scende in campo. Dopo se ci sono giocatori che mi assomigliano non li faccio giocare perché vado alla ricerca di un gioco diverso. Non ero capace di fare un gioco come quello che chiedo io oggi. Sono orgoglioso di quello che ho fatto, però il calcio è cambiato, si va a cercare superiorità numerica nel palleggio»

Su Zielinski

«Non ho mai visto persone saltare come salta lui l’uomo, ha grandissima qualità. Gli mancano quei 7-8 gol. Penso che in questo momento si sta ritrovando perché dopo il covid ha dovuto recuperare»

Soffrivi Ibrahimovic ai vostri tempi?

«Penso che gli rompevo più le scatole io a lui che lui a me Non è un caso che a 40 anni riesce ancora a fare la differenza, lui è uno che non ci sta e che lavora sempre duro»

Succedono le cose che succedevano ai tempi vostri nello spogliatoio?

«Dipende. Ai mei tempi c’erano i telefoni, ma erano meno tecnologici adesso stanno sempre con i telefonini in mano. Specialmente noi allenatori dobbiamo capire in che mondo viviamo, come per i figli. Se voglio educare i miei figli come mi ha educato mio padre faccio un errore. A me non piace la musica negli spogliatoi, ma bisogna accettarlo. Noi andavamo alla ricerca di più concentrazione, oggi non puoi essere troppo martello su questo»

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