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Ferlaino: «Che tristezza, non potrò più salutare Maradona, lui sarà in paradiso, ma io non ci andrò»

L’ex presidente del Napoli parla a Repubblica chiarendo le sue parole su Pessotto: «Volevo blindare Napoli e il suo lutto collettivo dai giudizi trancianti»

Ferlaino: «Che tristezza, non potrò più salutare Maradona, lui sarà in paradiso, ma io non ci andrò»

Corrado Ferlaino parla ancora di Maradona ad una settimana di distanza dalla sua scomparsa su Repubblica.

Innanzitutto l’ex presidente azzurro chiarisce le sue parole su Pessotto pronunciate in risposta a Cabrini che voleva far intendere che se Diego fosse andato alla Juve invece che al Napoli non si sarebbe bruciato

«Io volevo blindare Napoli e il suo lutto collettivo dai giudizi trancianti, dalle tesi che quasi sempre arrivano da alcune parti. Volevo proteggere ciò che di prezioso ci lega per sempre a Maradona».

Maradona e la droga, è stata la sua rovina, e tutto purtroppo è cominciato proprio negli anni napoletani, anni in cui ha incontrato presunti amici. Ma Ferlaino poteva salvarlo da tutto questo?

«un presidente non è mica un tutore, un predicatore. Poi d’estate lo perdevo di vista. Andava in Argentina, come lo controllavi? Era un campione, con la sua vita…».

Di certo Diego era un personaggio particolare con una fragilità particolare e una voglia di sentirsi circondato, anche a costo di perdersi. Tante le liti con il suo presidente, che però non si è mai tirato indietro per lui quando ne ha avuto bisogno.

Oggi Ferlaino è triste per la scomparsa di Maradona, ma c’è un dispiacere più grande

«non poterlo rivedere neanche dopo. Lui sarà in paradiso. Dove io non andrò»

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