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Repubblica: Juve-Napoli, nel Napoli cresce il timore di una sentenza politica

Il calcio è alla canna del gas e la ripetizione della partita aprirebbe una crepa nella intangibilità del protocollo sanitario, che è l’ultimo baluardo per garantire la conclusione della stagione agonistica

Repubblica: Juve-Napoli, nel Napoli cresce il timore di una sentenza politica
during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus.

Il Napoli prepara il ricorso da presentare al Collegio di Garanzia del Coni contro la decisione della Corte Sportiva d’Appello su Juventus-Napoli. Non è tanto l’ammissibilità del ricorso a preoccupare il club partenopeo, scrive Repubblica Napoli, quanto il dubbio relativo all’accoglimento dell’istanza. Il Napoli teme che ne verrà fuori una sentenza politica, frutto della necessità del mondo del calcio di difendere il protocollo che si è dato per portare a termine la stagione.

Il primo scoglio da superare sarà quello della ammissibilità, che tuttavia preoccupa relativamente il club azzurro e non dovrebbe bloccare il procedimento. Le due sentenze precedenti sul caso, in modo particolare quella oltremodo drastica della Corte d’Appello Federale, lasciano invece giocoforza parecchi più dubbi sull’accoglimento finale della istanza. La posta in palio rischia di diventare infatti l’autonomia dell’ordinamento sportivo, visto che il Napoli ha già annunciato in anticipo la sua intenzione di appellarsi pure alla giustizia ordinaria, se sarà necessario. Per questo nella società avanza il timore di una sentenza “politica”, anche perché il calcio italiano è alla canna del gas e la ripetizione della partita tra la Juventus e la squadra di Gattuso aprirebbe una crepa nella intangibilità del protocollo sanitario, che è l’ultimo baluardo per garantire in qualche modo la conclusione della stagione agonistica. La questione sollevata indirettamente (o direttamente, secondo il giudice di appello Piero Sandulli…) da De Laurentiis con la mancata partenza per Torino di Insigne e compagni, potrebbe invece rimettere al centro della scena le autorità sanitarie locali, come sta del resto succedendo a livello internazionale con Fifa e Uefa”.

 

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