ilNapolista

Pomicino: «Senza la Dc, Maradona non sarebbe venuto a Napoli»

A Radio Punto Nuovo: «Io, Gava e Scotti sindaco di Napoli facemmo pressione su Ventriglia per il Banco di Napoli. Ferlaino da solo non ce l’avrebbe fatta»

Pomicino: «Senza la Dc, Maradona non sarebbe venuto a Napoli»

A Radio Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Paolo Cirino Pomicino.

La Dc era un partito collegiale, nel caso Maradona un ruolo lo ebbe il Comune di Napoli che avevamo conquistato con Scotti sindaco. Peraltro era sindaco di transizione: assunse l’iniziativa per nome e per conto di Antonio Gava e del sottoscritto, di sollecitare Ventriglia del Banco di Napoli nell’atto di un interesse cittadino. Fu sollecitato Ventriglia anche da Gava e da me: era un’iniziativa corale. Senza di noi, Ferlaino non ce l’avrebbe fatta a portare Maradona a Napoli.

Scotti non si è mai interessato di calcio, io sono tifoso del Milan. I miei idoli erano quelli del GreNoLi. Maradona mi ha dato grandi dolori essendo tifoso milanista. Ma Maradona era una piacevolezza infinita: livelli impossibile da raggiungere. Gava tifava Napoli, De Mita tifava Avellino. Scudetto del ’90 per fermare Berlusconi? La verità fu che Berlusconi si voleva mettere a disposizione di Martinazzoli, ma al rifiuto di Martinazzoli, a quel punto Berlusconi scese in campo da solo. Ho subito 42 processi con 41 assoluzioni, solo una condanna per finanziamento illecito: ma, è quello che ancora fanno tutti. In Tangentopoli, l’unico che si è arricchito è il dottor Di Pietro. Berluisconi voleva Maradona? Lo volevano tutti, ma al Milan c’era il trio olandese.

ilnapolista © riproduzione riservata