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De Angelis: «Maradona non era solo un giocatore di calcio»

A Repubblica parla il regista sta terminando la serie “Sueño Bendito” su Maradona «La presenza di Diego resterà al di là della sua morte corporale»

De Angelis: «Maradona non era solo un giocatore di calcio»

Tra le varie testimonianze sentite in questi giorni per ricordare il genio calcistico e la persona di Diego Armando Maradona, Repubblica ha intervistato oggi il regista Edoardo De Angelis, che ha girato alcuni episodi, sugli anni napoletani di Maradona, della serie “Sueño Bendito”, ora in post-produzione, prima.

De Angelis parla del rapporto stretto tra Napoli e Maradona e di come Diego rappresentasse quasi un messia

«La sua natura ha molto più a che fare con il sogno. In una città in cui la realtà ha sempre inseguito sogni, quando c’è stato un uomo con dei tratti divini che ha reso i sogni possibili, l’abbraccio è esploso. E quindi si commette un errore pensando a Maradona soltanto come un giocatore di calcio»

Il regista parla di quello che lui ritiene l’aspetto più interessante su cui si può indagare, la carnalità di un essere percepito come divino.

«Non credo che la città si sentirà orfana perché quella di Maradona è una morte alla quale è difficile credere, se pensiamo alla morte come la fine di qualcosa. La presenza di Diego resterà al di là della sua morte corporale»

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