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Dalla malinconia di Messi ai buchi finanziari, El Pais piange il “Barcellona devastato”

Senza leader in campo e fuori, la crisi di questa estate non trova soluzione. Koeman lasciato in balia degli eventi

Dalla malinconia di Messi ai buchi finanziari, El Pais piange il “Barcellona devastato”

“La prossima partita funziona sempre come un’aspettativa quando quella precedente è stata la sintesi di un fallimento annunciato”. El Pais descrive il Barcellona “devastato” in un eterno giorno della marmotta di depressione. Con un solo soldato che ancora è lì a combattere: Ronald Koeman.

L’autorevole quotidiano spagnolo tira le fila di una crisi senza fine, meno apparente di com’era questa estate, ma ancora dolorosa. In un momento in cui il tecnico tiene fuori dalla sfida di Champions a Kiev Messi “per scelta tecnica”: “Ha giocato male il 10, ha perso la palla 23 volte ed è uscito dallo stadio con una tristezza contagiosa come la sua gioia prima, un riassunto della depressione che paralizza il Barcellona. Nessuno sembra avere un rimedio contro la malinconia di Messi“.

In questo momento, scrive El Pais “non c’è un leader, manca il capitano e la società è nelle mani di una dirigenza presieduta da Carles Tusquets dalle dimissioni ad ottobre di Josep Maria Bartomeu”. C’è la grana stipendi, col monte ingaggi da sforbiciare in maniera netta. “Nessuno sa in questo momento l’ammontare del buco che ha il Barça. Il sospetto è che il debito sia tremendo”.

La squadra, con la quale dovrebbe trovare un’intesa economica, esige un interlocutore che conosca la situazione finanziaria del club non solo a gennaio, ma anche a giugno 2021. La situazione in standby condiziona anche l’ascesa di Koeman.

Già praticamente qualificato per gli ottavi di finale, Koeman ha intenzione di provare a Kiev come funziona la squadra senza Messi. “Ci sono calciatori che giocano condizionati dal 10, nessuno come Griezmann. I problemi individuali prevalgono perché manca di senso di squadra. “Il Barça ha perso l’energia e la capacità di pressione mostrate a inizio stagione e si presenta come un gruppo sparso e privo di identità, sempre eccessivamente dipendente da Messi”.

Di più: “Il Barcellona manca di solidità, aggressività e concentrazione, soprattutto nei momenti decisivi, una sensazione aggravata dagli infortuni di giocatori importanti come Busquets, Sergi Roberto, Piqué e Ansu Fati. L’allenatore è stato lasciato in balia della cattiva politica sportiva espressa nel mercato – ha speso praticamente un miliardo in acquisti negli ultimi cinque anni”.

La chiosa del pezzo è definitiva:

“Non c’è miglior paradosso per definire la situazione che sapere che il Barca è praticamente qualificato in un torneo in cui non si sente favorito – la Champions League – e, invece, è fuori gioco in una competizione in cui è chiamata a lottare per il titolo —LaLiga—. Oggi il Barcellona è nella terra di nessuno”.

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