Ceci al Corsport: «Ora mogli, figli e nipoti si scanneranno per dividersi il tesoro di Maradona»

Il manager e amico di Diego «Ora verranno fuori le varie confessioni segrete, che ognuno affiderà al proprio cronista amico»

ceci e Maradona

Stefano Ceci, uno dei manager di Diego, ma più che manager Stefano si definisce amico di Maradona. «io sono quello che gli andava a sistemare le coperte la sera, prima che tentasse di addormentarsi». Stefano ha dovuto assistere da Dubai alle immagini del funerale di Maradona per l’emergenza sanitaria e non ha potuto essere vicino all’amico negli ultimi momenti

«Mi ha mandato un video ultimamente: sembrava una candela che stava per spegnersi, ammazzato da un’esistenza attraversata a trecento all’ora. I suoi sessant’anni sono stati in realtà centoventi, ha fatto tutto in libertà, poi è crollato di schianto, quasi fosse stanco di guardare ciò che succedeva intorno a sé. L’hanno disintegrato psicologicamente con le baruffe che le sue tante vite hanno determinato e che ora annunciano la sfida sull’eredità»

Per Ceci è chiaro che adesso partirà la battaglia e si scanneranno per dividersi il tesoro di Maradona, mogli, figli e nipoti

«Si è visto e sentito alla Casa Rosada, in queste beghe tra chi doveva stare al fianco del feretro e chi invece ne è stato tenuto lontano. Ora verranno fuori le varie confessioni segrete, che ognuno affiderà al proprio cronista amico. È triste ciò che sta succedendo e che però lui aveva previsto: è morto in pace, nel proprio letto, ma adesso si scatenerà la guerra»

C’è tanto dolore e amarezza nelle sue parole, anche quando parla dei contratti commerciali in essere di Diego, perché il nome e il carisma di Maradona erano inequivocabili

«Provvederò ad informare l’avvocato Morla degli accordi di cui sono a conoscenza e che ho seguito. Poi eviterò di guardare quello che accadrà. Intorno all’ombra di Diego compariranno tutti quelli che lo hanno lasciato morire da solo»

 

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