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Spadafora: “Faremo di tutto perché lo sport non si fermi di nuovo. Il calcio dilettantistico va avanti”

“Abbiamo tutelato non solo lo sport professionistico ma anche quello dilettantistico perché ha dato prova di aver rispettato con rigore i protocolli. Monitoreremo i contagi, speriamo non sia necessaria un’altra stretta”

Spadafora: “Faremo di tutto perché lo sport non si fermi di nuovo. Il calcio dilettantistico va avanti”

Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, commenta i provvedimenti dell’ultimo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Faremo di tutto affinché lo sport, con tutti i benefici che comporta, non si fermi di nuovo. Lo sport è salute, promuove corretti stili di vita e tutela il benessere psico-fisico in ogni suo aspetto e a tutte le età. Il mondo sportivo è stato tra i più colpiti durante il lockdown e nelle settimane successive: è stato tra gli ultimi settori a riprendere, soprattutto lo sport di base, e ancora i numeri della ripresa non sono minimamente paragonabili a quelli precedenti la pandemia”.
Spadafora spiega perché il nuovo Dpcm ferma il calcetto tra amici ma salva il calcio di dilettanti e giovanili.

Nel nuovo DPCM abbiamo tutelato non solo lo sport professionistico ma anche quello dilettantistico: associazioni e società sportive, federazioni e enti di promozione hanno infatti dato prova di aver rispettato con rigore i protocolli emanati nelle scorse settimane, spesso anche affrontando spese di adeguamento e messa in sicurezza degli spazi e delle strutture. Questo significa che le ragazze e i ragazzi iscritti a scuole o campionati potranno continuare le loro attività, ad esempio, anche per quanto riguarda il calcio, il basket, la pallavolo tra gli altri, fatto salvo il rispetto delle regole e la prudenza oggi necessaria in ogni aspetto della vita quotidiana. Nessun cambiamento invece per quanto riguarda l’attività delle palestre (già ben regolamentata) e la corsa, “ovviamente” senza mascherina”. Dal lato sportivo al momento si è deciso di fermare solo le attività amatoriali degli sport di contatto: per intenderci, le “partitelle” organizzate tra amici. Non che non abbiano importanza o non siano utili ma in un momento così difficile, e speriamo per un breve periodo, dobbiamo ritornare a fare qualche sacrificio. Chiaramente tutto il settore, e chi subirà in modo più significativo queste scelte, continuerà a ricevere attenzione e sostegno nei prossimi provvedimenti economici, a partire dalla prossima Legge di Bilancio”.

Il ministro non esclude nuove strette.

“Ogni decisione presa dal Governo rispecchia la fotografia della situazione attuale: monitoreremo, come sta facendo il Cts da mesi, l’andamento delle prossime settimane per capire se sarà possibile tornare a giocare anche tra amici in modo amatoriale o se, speriamo di no, sarà necessaria un’ulteriore stretta. Molto dipende da noi: non dimentichiamo la mascherina, scarichiamo Immuni, rispettiamo le norme e un po’ anche il buonsenso”.

 

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