A Radio Kiss Kiss Napoli: “Il Napoli ha fatto bene a non lasciare la città dopo la prescrizione dell’Asl. Tutti i cittadini italiani devono fare così. L’elemento della responsabilità dell’ente locale era da chiarire meglio, va aggiornato”.
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Il virologo Fabrizio Pregliasco ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli. Ha risposto ad alcune domande sul protocollo, dichiarando che va contestualizzato alla diversa situazione che stiamo vivendo rispetto a giugno.
“Ritengo che il protocollo vada attualizzato. L’episodio che ha riguardato il Napoli mostra questa esigenza. Non tutte le casistiche immaginate all’epoca continuano a valere. Credo sia utile una ulteriore revisione e in qualche modo tutto questo permetta di poter continuare a giocare un campionato serio, oggettivo e adeguato a una competizione equilibrata tra le squadre”.
Il Napoli secondo lei ha sbagliato qualcosa o era obbligato a non lasciare la città?
“Tutti i cittadini italiani devono fare così rispetto alle prescrizioni. Credo che il vulnus della disposizione sia di lasciare il margine della responsabilità all’ente locale. Quell’elemento era da chiarire, le disposizioni vanno aggiornate”.
La curva dei contagi aumenta. In una settimana in Italia si è raggiunto il +42%. In Campania soprattutto la situazione preoccupa anche se ci sono molti asintomatici. E’ una situazione difficile?
“E’ una situazione che evidenzia che siamo in un andamento endemico, con tanti focolai in giro per l’Italia e indica numeri diversi rispetto a quelli dei mesi di emergenza. Allora i casi erano un ‘di cui’ dei casi totali, visibili perché sintomatici, ora sappiamo che anche allora c’erano sicuramente asintomatici. All’epoca non li guardavamo, non li contavamo. Il valore di riferimento del campionamento e dell’individuazione oggi è diverso. E’ più veritiero e abbastanza vicino al valore reale della diffusione. Con il lockdown si era riusciti a ridurre la possibilità di diffusione del virus rispetto alle zone dell’epicentro, Lombardia e territori confinanti. E’ servito in termini preventivi, ma con tutti i contatti che ci sono stati dopo, le aperture, le vacanze di troppo facili costumi, hanno dato origine a questa situazione. L’apertura delle scuole è elemento che aumenta il rischio, ma una scelta doverosa. Gli sbalzi termici e l’arrivo dell’inverno ci portano al fatto che dovremo fare i conti con un incremento dei numeri. Il dato importante da tenere sotto controllo è il monitoraggio delle terapie intensive e posti dedicati. Temo che sarà necessario qualcosa di meno stringente del lock ma qualcosa che in qualche modo ci si avvicini”.
Napoli-Genoa. Come è possibile che la domenica nel Genoa non c’erano positivi e dopo chi giorni ne sono emersi 22?
“Dal momento dell’infezione la positività può variare dalle 24 alle 72 ore, fino a 4 giorni. E’ possibile che ci sia stata infezione generalizzata in un momento conviviale come lo spogliatoio, luogo a rischio. Bisogna capire che misure sono state attuate. E’ difficile comprendere cosa è successo, ma può succedere rispetto alla variabilità del risultato positivo del tampone”.
L’unico modo per evitare il lockdown è tenere la mascherina sempre? E’ un messaggio corretto?
“Sì, all’aperto, distanti dagli atri potrebbe non servire, ma ad oggi è meglio dire usiamola sempre così da essere sicuri di averla in ogni situazione di rischio”.