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L’Irlanda va in lockdown totale per 6 settimane. Ma lascia le scuole aperte

Chiuderanno musei, biblioteche, tutte le attività commerciali di vendita al dettaglio, bar e ristoranti. L’esatto opposto delle priorità di De Luca

L’Irlanda va in lockdown totale per 6 settimane. Ma lascia le scuole aperte

Tutto, ma non la scuola. L’Irlanda ha annunciato un lockdown totale per contenere l’epidemia da coronavirus. Inizierà domani ottobre e durerà sei settimane. E riguarderà tutte le attività principali tranne la scuola. Evidentemente considerata la priorità, non solo da noi eretici del Napolista.

Saranno consentiti spostamenti solo per gli acquisti essenziali: la spesa, andare in farmacia. O per motivi familiari di “vitale importanza”, per fornire assistenza a bambini, anziani o persone vulnerabili. Chiuderanno musei, biblioteche, tutte le attività commerciali di vendita al dettaglio, bar e ristoranti. Resterà attivi la consegna a domicilio e l’asporto.

In pratica misure – pesantissime – esattamente contrarie a quelle prese in Campania dal Governatore De Luca, che pure contrabbanda la chiusura in presenza della scuola come la principale chance che abbiamo per provare a tenere sotto controllo l’aumento dei contagi.

Il primo ministro Taoiseach Micheál Martin ha spiegato che sono misure necessarie, soprattutto nell’ottica di riuscire a festeggiare il Natale in maniera più libera. Il National Public Health Emergency Team aveva inviato una lettera al ministro della Salute dicendo che un periodo di sei settimane era il minimo necessario per tentare di arginare l’aumento dei casi.

Ma è indicativo il fatto che la decisione si pone come come obiettivo principale di “sostenere le famiglie”, e per farlo tiene aperte scuole e le strutture per l’infanzia, e tutela i servizi sanitari non Covid-19.

Ripetiamo: l’esatto opposto delle scala delle priorità di De Luca.

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