Sul Mattino: «Le persone viaggiano addossate le une alle altre. E’ impossibile raddoppiare le corse, e allora si dimezzi la capienza». L’Anm: «Rispettiamo la capienza dell’80%»
Sul Mattino la situazione dei mezzi pubblici in Campania. Il pericolo che si trasformino in vettori di contagio del virus è consistente. Troppi i viaggiatori, come gli assembramenti. In metro, soprattutto, si viaggia senza distanziamento, anche se i viaggiatori indossano le mascherine. I sindacati sono preoccupati e chiedono protocolli più stringenti.
L’Anm si difende dicendo che la capienza dell’80% è rispettata e che i controlli sono effettuati regolarmente. Il sindacato Usb, però, lancia l’allarme attraverso Adolfo Vallini.
«le persone viaggiano addossate le une alle altre e il macchinista non ha nessuna possibilità di controllare anche se, secondo le norme, in caso di affollamento dovrebbe fermare il treno alla stazione più vicina e chiederne lo svuotamento. Non c’è nessuno che sappia dire quanta gente c’è in un vagone e non esiste la possibilità di controllare in tempo reale chi scende e chi sale a una fermata: insomma, l’affollamento viene gestito solo sulla buona volontà delle persone ma quando c’è fretta perché si corre al lavoro o bisogna raggiungere un appuntamento importante, la buona volontà delle persone va a farsi benedire e si viaggia schiacciati gli uni sugli altri».
Ed aggiunge:
«Qui a Napoli è impossibile raddoppiare le corse, e allora si dimezzi la capienza. La gente comprenderebbe che si tratta di azioni volte alla tutela della salute e non si lamenterebbe. Allo stato attuale, invece, ogni mezzo pubblico della città è un potenziale focolaio».