ilNapolista

«La carica virale degli asintomatici è altissima, sono molto contagiosi» 

Al CorSera l’epidemiologo La Vecchia: «Diffondono il virus molto più facilmente di altri. Contact tracing? Ormai ci sono troppi casi per poterlo ritenere uno strumento utile» 

«La carica virale degli asintomatici è altissima, sono molto contagiosi» 

Il Corriere della Sera intervista Carlo La Vecchia, professore ordinario di Epidemiologia all’Università degli studi di Milano. Lancia un allarme: la carica virale dei positivi, oggi, è molto più alta di quella registrata nei mesi estivi.

«Ci sono soggetti che diffondono il virus molto più facilmente di altri, tenendo però presente che anche la “predisposizione” ad essere contagiati cambia. Misurare la carica virale su vasta scala richiede ancora tecnologie sofisticate e costose. In più la moltiplicazione delle molecole Rna del virus varia da soggetto a soggetto; ad esempio ci sono asintomatici con carica virale altissima. È quindi difficile, su base scientifica, correlare l’alta carica virale al numero dei ricoveri».

Sarebbe importante misurare la carica virale ai pazienti che risultano positivi per molto tempo e che restano a casa anche dopo diversi tamponi.

«Valutandola si stabilisce se persiste il pericolo di contagio o meno».

La situazione non è quella di marzo, dice, soprattutto perché sono limitati i ricoveri in terapia intensiva e i decessi. Ma un problema urgente c’è.

«Il problema davvero urgente è la media intensità, i pazienti con sintomi importanti ma non gravi. Non abbiamo un sistema di medici di base efficiente come quello tedesco che si prende cura di questi soggetti. Occorrono, come ha ricordato il professor Remuzzi, ospedali periferici con 2-300 posti letto, destinati a questi ricoveri. Questo aiuterebbe enormemente le terapie intensive».

Il contact tracing, ormai, non è più strategico, spiega, i numeri sono troppo elevati.

«Ormai ci sono troppi casi per poterlo ritenere uno strumento utile nei confronti del virus. Semplicemente, oltre certi numeri, non è più strategico».

ilnapolista © riproduzione riservata