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In attesa del governo, De Luca chiude le scuole e tiene bar e ristoranti aperti fino alle 23

Alla riunione della Conferenza delle Regioni, il governatore ha detto no alla proposta del governo di chiudere i locali alle 18 e fare didattica a distanza al 75%. De Luca chiede un piano socio economico immediato 

In attesa del governo, De Luca chiude le scuole e tiene bar e ristoranti aperti fino alle 23

Oggi si è tenuta la riunione della Conferenza delle Regioni, alla presenza dei ministri Speranza e Boccia e del Commissario Arcuri. Dal Governo è emersa l’indicazione di non assumere drastiche misure restrittive a livello nazionale. Il Governo ha sottoposto ai governatori la proposta di chiudere bar e ristoranti alle ore 18 e di portare la didattica a distanza nelle scuole al 75%.

L’Unità di crisi della Regione Campania fa sapere che il presidente De Luca

ha ritenuto indispensabile per la situazione epidemiologica attuale, portare al 100% la didattica a distanza e in relazione agli orari di apertura dei locali ha ritenuto improponibile la chiusura alle ore 18, riconfermando quindi la volontà di mantenere gli orari già previsti dall’ordinanza regionale, con chiusura alle 23. In assenza di una misura restrittiva generale non ha senso adottare norme che mettono in ginocchio intere categorie”.

Due gli obiettivi da perseguire in questo momento, prosegue la nota:

bloccare la movida come luogo principale di diffusione del contagio e adottare la didattica a distanza nelle scuole vista la crescita dell’epidemia”.

Il governatore ha chiesto al Governo di inserire nel Dpcm

“misure straordinarie per la concessione di congedi parentali riservati ai genitori di alunni della scuola primaria e bonus per l’acquisto di computer”.

E ancora,

“in relazione alla categorie produttive, il Presidente De Luca ha chiesto una moratoria di tre mesi per i pagamenti ai fornitori e per i prestiti bancari. Inoltre per l’edilizia il rilascio di permessi a costruire per via informatica e l’approvazione di una misura immediata che consenta la stipula di contratti con le strutture private accreditate per l’incremento di posti letto. Premessa di tutte le indicazioni emerse è l’approvazione di un piano socio economico immediato sul modello di quello approvato nei mesi scorsi dalla Campania a sostegno di famiglie, imprese e pensionati”.

 

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